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giovedì 14 maggio 2009

CAMPIONATO UNDER 14 OPEN (1995-96)
COMARK BERGAMO-CAMPUS VARESE 65-68


Campionato Under 14 Open - recupero 9° giornata di ritorno
Comark Bergamo - Campus Varese 65-68 (32-54)


Comark: Casappa, Scaini, Finulli 14, Silva, Esposito 6, Della Volta, Marcolongo, Ripamonti 13, Arnoldi, Donadoni 11, Gerosa 11, Spatti 10. All. Zambelli
Campus: Grieco 23, Bardelli 3, Gualco, Macchi 2, Vai, Brega 4, Lavitnicora, Bernasconi 5, Cassinelli 9, Piccoli 6, Dejace 22, Fabris. All. Todisco

Arbitro: Mingardi di Bergamo (Voto 5 - Metro troppo permissivo per una partita di alto livello giovanile; ruba il palcoscenico ai veri protagonisti nel finale)

Parziale dei quarti: 21-23, 11-31, 25-9, 8-5

Note: Usciti per cinque falli Gerosa (Comark). Tiri liberi Comark 4/8, Campus 9/9. Falli commessi Comark 13, Campus 11. Triple Comark 3 (Finulli 2, Donadoni 1), Campus 7 (Dejace 4, Bardelli 1, Bernasconi 1, Cassinelli 1). Timeout Comark 3, Campus 2. Durata della partita 1h e 20min

Prossimo turno: lunedì 18.05, ore 21, Palazzetto Aldo Moro - Via San Pietro 1 - Desio, si gioca contro Rimadesio

Statistiche Comark Bergamo

Sfuma dopo una partita veramente emozionante l'occasione dei Blu di guadagnarsi con 3 giornate di anticipo l'accesso alle Finali Regionali.
Dopo 40 minuti di fuoco sono ancora una volta i campioni in carica del Campus Varese ad avere meritatamente la meglio su Bergamo: con questa sconfitta Donadoni e compagni vengono agganciati (e superati a causa dell'1-3 nella classifica avulsa) in vetta proprio dai varesini (secondi con 2-2) e dall' Armani Junior Milano (prima con 3-1); il terzetto di testa con 3 sconfitte è seguito a ruota da Cantù (4 sconfitte) e Desio (6 sconfitte).
Passerà attraverso le residue partite a Desio, Morbegno e Cantù il progetto dei Blu di meritarsi la rivincita decisiva contro le rivali Milano e Varese, apparse sicuramente superiori negli scontri diretti, ma di certo non inarrivabili come pronosticavano gli addetti ai lavori ad inizio stagione: con una vittoria in uno dei tre incontri sarà matematico l'accesso alla Final Four

Pronti via ed è già botta e risposta: Finulli ed Esposito cominciano bene raccogliendo i canestri facili prodotti dall'esordio offensivo energico dei padroni di casa, mentre Varese dimostra tutta la propria qualità trovando subito con Cassinelli e Grieco il feeling giusto coi ferri del PalaNorda.
Dopo il 12-12 del sesto minuto, i campioni regionali riescono ad operare il primo strappo: troppe le ingenuità difensive tra le fila della Comark, molle a rimbalzo e poco attenta in fase di aiuto. Varese vola già sul 12-19 prima che un timeout e un altro spunto firmato da Finulli e Ripamonti riportino Bergamo su un rassicurante meno 2 alla prima sirena.

Nel secondo quarto spazio come da regolamento a nuovi protagonisti ed il Campus trova il jolly: splendida l'esibizione spacca-partita del talentuoso Michel Dejace che con 20 (venti) punti personali in dieci minuti (4/6 da tre), conditi da un buon impatto a rimbalzo, spedisce in una fuga letale il proprio collettivo.
Contratto l'approccio del secondo quintetto Blu che, in una delle rare serate opache di Donadoni (7 palle perse al termine), trova punti solo da uno stoico Spatti e da un Gerosa più che buono, malgrado qualche svarione iniziale.
Varese mette prima la freccia e poi il turbo, toccando addirittura il più ventitre appena prima dello scadere del secondo quarto: nell'impossibilità per entrambe le squadre di realizzare in penetrazione dato il metro arbitrale più da Promozione che da campionato d'élite giovanile, è il Campus a trovare la chiave d'attacco giusta affidandosi alla propria bravura nel tiro dalla distanza (6 le triple varesine dopo venti minuti).

Il breve colloquio a bordo campo tra i bergamaschi nell'intervallo tocca le corde giuste e, girata la freccia del possesso alternato, è un' altra Comark: i padroni di casa non ci stanno a concedere una resa incondizionata e pescano dal profondo tutte le energie disponibili.
La difesa si fa improvvisamente attenta ed aggressiva, raddoppia in ogni dove e recupera una marea di palloni (qualche volta anche grazie al permissivismo arbitrale).
Varese perde completamente il ritmo del proprio attacco e piomba in uno stato confusionale che permette ad un'immensa Bluorobica di accorciare progressivamente fino al meno 6 del trentesimo minuto.

L'inerzia è tutta per la Comark e l'impossibile sembra potere accadere quando i Blu, con una serie di possessi difensivi giocati allo stremo e grazie all'ottima presenza a rimbalzo di Spatti, a cinque minuti dal termine sorpassano il team di coach Todisco, segnando un impensabile 65-63 con un'incursione gagliarda di Gerosa.
Varese, dopo lunghi minuti di siccità offensiva, trova il gol del pareggio con l'MVP Dejace; i Blu mancano di killer instinct, gestendo frettolosamente sotto l'onda emotiva della rimonta alcuni importanti palloni.
Si procede a lungo sul 65-65, quando a 2 minuti e mezzo dal termine è capitan Bardelli a trovare ancora dall'arco dei 6,25 il colpo che toglie dallo stato di shock la forte formazione varesina. 68-65.
I Blu pescano dal serbatoio di riserva per reggere il ritrovato entusiasmo degli ospiti, pagano in attacco la mancanza di ossigeno causa rotazioni minimaliste, ma erigono un fortino in difesa e a venti secondi dal termine recuperano il pallone dell'ultimo assalto.
E' a questo punto che una chiamata completamente estranea allo spirito del gioco ravvisa ad un Gerosa nel deserto del Sahara (metacampo difensiva con nessun varesino in azione di marcatura) una comunque dubbia infrazione di passi che consegna a Varese il pallone della vittoria.
Dopo minuti e minuti senza canestri, pensare ad un pareggio dei Blu era quasi fantascienza, ma sicuramente la squadra meritava di giocarsi l'ultima chance dato lo sforzo profuso.
Il successivo tentativo di fallo sistematico non trova invece fischi che fermino il cronometro e il Campus congela un match dove il campo ha decretato la superiorità dei varesini.

Per i Blu la conferma che manca ancora qualcosa per avere la meglio sulle squadre di vertice, ma anche l'orgoglio e la consapevolezza di avere grande cuore e di avere intrapreso la strada giusta. Ora testa ai prossimi impegni con l'obiettivo di guadagnarsi altre serate di sport di alto livello come questa.

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