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lunedì 31 ottobre 2011

PRESENTAZIONE ALLENATORI SETTORE GIOVANILE
A COLLOQUIO CON COACH ALESSANDRO BUGADA


Mi presento: Ciao a tutti, sono Alessandro Bugada e la stagione sportiva 2011-12 è per me l'ottava come allenatore (terza in Bluorobica). Quest'anno seguo come assistente prevalentemente il gruppo Under 15/17, timonato da Andrea Schiavi, e quando riesco dò una mano anche agli Under 14.

La mia avventura da allenatore è iniziata insieme ad un amico, Mauro, con cui ho sempre condiviso curiosità, entusiasmo e passione per lo sport più bello del mondo. Allenare è complesso e molto divertente, per questo mi piace. Gestire una squadra, nei singoli e come collettivo, ti pone ogni stagione (e nel piccolo ogni giorno) di
fronte a sfide sempre differenti, se le sai cogliere. In particolare amo molto la capacità di immedesimarsi nell'altro che richiede e stimola l'allenare, qualità che reputo prioritaria in ogni tipo di insegnamento.

Credo poi che saper ascoltare e mettersi a disposizione siano requisiti importanti per svolgere un ruolo che, a mio avviso, ha delle responsabilità che vanno oltre alla didattica tecnico/tattica del gioco.

Aspettative: Innanzitutto mi aspetto che i quartetti annate 98 e 99 vincano il "Join the game", così potrò accompagnare anche loro in crociera l'anno prossimo! A parte gli scherzi mi piacerebbe che i ragazzi si sforzassero di aumentare ulteriormente attenzione e impegno in palestra, sia in fase offensiva che in fase difensiva, e che capissero quanto sia importante allinearsi alle richieste di ritmo, rapidità di scelta ed intensità che facciamo noi allenatori.

In quanto ai risultati sarebbe bello arrivare anche quest'anno alle finali nazionali, e giocarsi le partite senza domani con la faccia tosta di sempre.

Che cosa vorresti che i tuoi giocatori prendessero da te e cosa invece non vorresti che prendessero? Vorrei che prendessero la capacità di distiguere nettamente gli spazi da dedicare allo scherzo ed alla spensieratezza, da quelli che richiedono invece di dare il meglio in energia e presenza mentale. Sarebbe bello se sempre più ragazzi sentissero che ciò che si fa in palestra sta nella seconda categoria, e che questo non preclude affatto il divertimento, ma anzi lo aumenta e di molto.

Ciò che invece non vorrei che prendessero sono la totale incoscienza che avevo alla loro età e la scarsa capacità tecnica, da giocatore, che ovviamente ho tuttora.

Se dovessi scegliere un allenatore "famoso" che possa rappresentare il tuo modo ideale di allenare, chi sarebbe? Negli anni ho avuto la possibilità di vivere contesti molto diversi, ed ogni avventura mi ha in qualche modo arricchito sia come persona che come tecnico. Poi ogni esperienza, miscelata a quell'autentico modo di essere che ci contraddistingue, contribuisce più o meno consapevolmente all'allenatore che sono in palestra.

Se devo sceglierne uno dico Massimo Meneguzzo, un allenatore ed una persona davvero di spessore, come chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo da vicino sa.

Il fondamentale che ti piace insegnare di più e perchè? Il passaggio, in particolare dal palleggio, perchè credo sia tanto decisivo quanto di difficile esecuzione in tempi/spazi ristretti ed in situazioni dinamiche di poco equilibrio. Poi si possono inventare un sacco di esercizi "creativi" per allenarlo.

Un sogno da realizzare a breve con la tua squadra? Dunque il sogno è che Andrea, quando sa lui, non dica la mortifera frase "o primi o terzi", che ormai è stato dimostrato essere una sentenza che non dà alcuna possibilità di scampo! Seriamente sarebbe davvero un bel traguardo vedere, giorno dopo giorno, crescere ancora
di più nei ragazzi lo spirito di sacrificio e l'ambizione ad essere giocatori migliori (che va di pari passo con l'essere persone migliori).

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