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martedì 23 aprile 2013

INTERVISTA PARTICOLARE STAFF BLUOROBICA
CONOSCIAMO MEGLIO BETTY LUCCHINI


1) Il giorno più bello? Sicuramente quando sono nati i miei figli invece dal punto di vista sportivo la mia prima qualificazione alle finali nazionali come coach. Mi ritengo fortunata perché ne ho avuti tanti di giorni belli nella vita!
2) La cosa più facile? Insegnare che sia a scuola, in palestra o nelle docenze non fa differenza, mi è sempre venuto spontaneo e intelligibile. E’ la mia mission.
3) L’ostacolo più grande? La paura in tutte le sue forme …
4) La radice del male? L’egoismo (narcisismo, arrivismo…) è un germe che c’è in ciascuno di noi, alcuni lo alimentano tanto da farlo diventare un mostro. Odio le persone piene di sé che calpestano i sentimenti degli altri per arrivare velocemente ai propri scopi.
5) L’errore più grave? Smettere di sognare e rinunciare a realizzare i propri desideri. Ricordate che “i sogni se li teniamo nel cassetto fanno la muffa”!!!
6) La distrazione più bella? Allenarmi, quando riesco corro un’oretta all’aria aperta e faccio un po’ di addominali (quelli che piacciano molto agli under 13 e 15). Mi rilassa tantissimo ed è un modo per staccarmi un attimo dalla vita frenetica quotidiana.
7) La peggiore sconfitta? Farsi trascinare in un mondo opaco e buio di convenzioni e luoghi comuni che gli altri vorrebbero creare in te.
8) Il migliore insegnamento? I miei nonni mi hanno insegnato che qualunque cosa accada nella vita non bisogna mai arrendersi e che senza sacrificio non si può ottenere nulla. Quindi ora tocca a me “dare l’esempio”.
9) La prima necessità? La salute della mia famiglia e dei miei cari.
10) Il peggior (ri)sentimento? Lo definirei in questo modo: la cattiveria, l’invidia e la scorrettezza.
11) La persona più pericolosa? Gli amici che nel momento del bisogno non si dimostrano tali, sono amici solo di nome e non di fatto.
12) Il cammino più rapido? Non esiste un cammino facile se si desidera ottenere successo con onestà. Il risultato finale arriva attraverso una strada impervia fatta di ostacoli da superare e di abilità da acquisire.
13) La soddisfazione più grande? Vedere crescere i miei figli sereni e felici. Mentre dal punto di vista cestistico è aver visto migliorare giocatori e giocatrici in quasi trent’anni di lavoro e di essere riuscita ad ottenere soddisfazioni e risultati veramente importanti (5 finali nazionali come coach con le ragazze di Albino e tutte quelle con Bluorobica come preparatore)
14) Il miglior rimedio? Un weekend in una spa, un aperitivo con gli amici rigorosamente prosecco o una giornata solo per me.
15) La cosa più bella? La vita e semplicemente l’amore la cosa più bella e naturale.
16) La persona speciale? Giamba il mio compagno da una vita e il padre dei miei figli, un uomo stupendo.
17) Il regalo ricevuto? Un Trilogy alla nascita dei gemelli, bellissimo. Chissà come sta sul pollice di Beretta?!
18) Il mistero che ti blocca? La morte.
19) La soddisfazione di aver fatto…? Di aver vissuto sin ad oggi a pieno la mia vita di donna, madre, insegnante, allenatrice e preparatrice.
20) Il futuro che incombe? Il futuro è dubbio, mi spaventa molto il non sapere che cosa mi accadrà domani. (Chi vuol esser lieto sia del domani non v’è certezza).
21) La forza del giocare? Cuore, cervello e costanza le tre C. La capacità di giocare è saper dimostrare i propri sentimenti e pensieri, la propria personalità e caratteristiche mettendo in gioco le proprie capacità ed esperienze differenti. La ragione per cui molti adulti crescono infelici è perché non hanno giocato abbastanza (vedi Maltecca). Il gioco, dunque, ha la funzione di ripulire la mente con un ingrediente fondamentale, il divertimento.
22) La vittoria fondamentale? Non esiste una vittoria fondamentale perché una è collegata all’altra, la seconda dipende dalla prima e cosi via.
23) La bugia più grande? Con sincerità ne ho dette parecchie innocenti quando ero giovane, classiche bugie adolescenziali e sono stata sempre scoperta mentre raggiunta la maturità non ne ho più dette anche perché non ho motivo e trovo meschino chi le dice. Noi adulti quando diciamo una bugia lo facciamo con uno scopo preciso: far del male agli altri.
24) Il mistero che sfugge? Dare il giusto senso alla vita, ogni uomo è alla ricerca di un senso per vivere
25) Il talento che c’è? E’ una domanda la cui risposta non è affatto semplice! E’ una cosa che è innata e si trova in ciascuno di noi però non tutti hanno lo stesso talento crescendo sta anche nella bravura di noi allenatori far si che non venga sprecato. Non è semplicemente un dono ma è il frutto dell’esercizio in cui si eccelle. Se ci riferiamo al giocatore di basket mi accorgo del suo talento quando osservandolo giocare i suoi movimenti sono fluidi, esegue tutto con facilità e determinazione. Forza ragazzi siete tutti pieni di talento ci vediamo in palestra per lavorare duro!!!! Betty

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