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sabato 21 aprile 2012

PRIMA DELL'INTERZONA A PESARO UNDER 19
PENSIERI E PAROLE DI TOMMASO CARNOVALI

Siamo felici di ospitare su bluorobica.com, Tommaso Carnovali, capitano della squadra Under 19 d'eccellenza. Nei prossimi giorni il gruppo degli atleti più grandi in casa Bluorobica sarà chiamato a giocarsi l'accesso alle Finali Nazionali di categoria, negli spareggi interregionali in programma a Pesaro dal 30 aprile al 2 maggio. Prendiamo lo spunto di questo importante appuntamento agonistico per fare quattro chiacchere proprio con Tommy.

Dopo una stagione complessa, di doppi, tripli impegni tra Campionato Under 19 d'eccellenza, Serie A dilettanti e Serie C Regionale, in che condizioni fisiche e psicologiche arriva il gruppo Under 19 di cui sei capitano? "Abbiamo faticato molto durante l'anno per i vari impegni. Il livello del girone A degli Under 19 si è dimostrato alto e nonostante qualche sconfitta in più del previsto, siamo riusciti nell'impresa di arrivare terzi nel nostro raggruppamento e di fatto prima squadra lombarda. Purtroppo, in questo ultimo perido abbiamo avuto un pò troppi infortuni, ma penso che la squadra per gli spareggi di Pesaro sarà al massimo per giocarsi l'accesso alle Finali di Udine, dove vogliamo esserci a tutti i costi."

Il valore delle avversarie a Pesaro? Latina, Livorno e Venezia pensi si possano battere? Come mi ha insegnato l'esperienza delle Finali Nazionali di Vasto di un paio d'anni fa, qualsiasi squadra si può battere. E' vero anche che come possiamo vincere con tutte le squadre del nostro girone, possiamo anche perdere con tutti. Dovremmo essere bravi a resettare tutto quanto successo fino ad oggi, portare al massimo la nostra concentrazione e dare di più del possibile. L'esperienza, la volontà e la determinazione per vincere il girone non mancheranno."

Per l'annata 1993 un percorso giovanile che si sta per concludere. Quali le sensazioni e i pensieri dopo sette anni di attività in Bluorobica? "In questo periodo ci penso molto. Personalmente sono stati sette anni molto impegnativi, sia dal punto di vista fisico che logistico, con molti sacrifici ogni giorno, ma non cambierei di una virgola tutto quello che ho fatto, vissuto, sperimentato. Nel corso degli anni mi sono divertito tanto e oltre alla sana amicizia con i miei compagni di squadra (tra cui Simo e Teo dall'Under 13) sono anche arrivate un sacco di soddisfazioni. Solo il pensiero che possa finire il mondo del Settore Giovanile mi mette malinconia e tristezza. Ho tanti ricordi, aneddoti, momenti magici, oltre a qualche sconfitta bruciante che mi sono fissato nelle memoria e che non scorderò mai. Come dimenticare la sera prima della finale a Vasto in giro per il lungo mare a ridere e a divertirsi. Come dimenticare tutte le Selezioni Regionali con la Lombardia e i raduni con le varie Nazionali Giovanili. Come dimenticare i due Trofeo Garbosi vinti e il Titolo Italiano 3vs3 a 14 anni. Tanti bei ricordi. Spendere parte della mia vita per tutte queste cose, ne è certamente valsa la pena."

Cosa ha significato per te giocare e crescere in Bluorobica? "Sono arrivato a giocare quando Bluorobica era appena nata e quindi mi sento come molti altri giocatori un giocatore che ha dato il là alla crescita della Società. Il primo momento veramente importante fu la vittoria a Caorle alle Finali nazionali del Join the Game. Nessuno ci conosceva e si faceva fatica ad abbinare il nome di Bluorobica a quello di Bergamo. Dopo quella vittoria (con Simo, Teo e Ale) in cui all'inizio nessuno ci teneva in considerazione arrivarono le Finali Nazionali degli anni successivi e la strada ormai era tracciata. Vorrei chiarire il fatto che il percorso giovanile non è sicuramente stato tutte rose e fiori, ma con la voglia che non è mai mancata, la giusta fortuna e tanto allenamento siamo riusciti a confermare quanto di buono negli anni Bergamo si stava costruendo come valore e rispetto."

Se potessi dare un consiglio ai giovani atleti che stanno iniziando il percorso delle giovnaili in Bluorobica cosa diresti? "Cosa dire... ci saranno momenti di divertimento assoluto ma anche momenti di delusione per una partita persa. Magari proprio in quella partita potevi fare meglio in difesa o segnare il canestro decisivo, e ci pensi per giorni. Ma sai anche che dalle sconfitte più brucianti arriveranno le vittorie più belle, sai che dai tiri sbagliati nasceranno nuove occasioni vincenti e che il tiro più importante o la difesa decisiva è sempre quella sta per arrivare. Solo così potrete puntare in alto. Impegnatevi al massimo, sempre con il sorriso sulle labbra, divertendosi, ma con la giusta voglia di allenarsi, non cercando alibi e scuse per non fare fatica, ma con la forza di volontà rinnovata ogni giorno per migliorare. Puntate in alto su voi stessi e non aspettate che siano gli altri a spianarvi la strada. Il percorso è vostro e non c'è nessuno che si può sostituire a voi."

Vuoi salutare qualcuno?? "Certamente. Vorrei spendere molto volentieri qualche parola per il mio primo coach in Bluorobica all'età di 12 anni. Raffa per me è stata una persona che ha fissato un punto di partenza fondamentale. Penso proprio che sia stato lui a inculcarmi quella voglia di andare sempre avanti, di divertirmi, di incazzarmi, di sudare per un pallone a spicchi. Ci penso spesso e mi viene da dire che fino all'ultimo ha cercato di restare con me e con la squadra per aiutarci e che se anche adesso non c'è più fisicamente rimmarrà con i suoi insegnamente con me per sempre. La cosa più indelebile che mi rimarrà di lui oltre alla sua comicità e ironia, sarà l'aforisma che ogni volta metteva nel pre-partita per la giusta carica. Alla fine si gioca a pallacanestro si perchè ti piace e ti prende, ma soprattutto perchè rincorri un sogno che secondo Raffa poteva realizzarsi partita dopo partita. Onore a Raffaele.

Oltre a Raffa ringrazio tutti i miei compagni che ho avuto nel corso degli anni delle giovanili, da Bella e Tanza con gli amici del 93 di Bergamo, fino a Teo Faggio e Cance del 92. Tutti gli Allenatori e Preparatori che hanno fatto parte di un periodo della mia vita importante e fondamentale per quello che sono riuscito ad essere adesso come giocatore, ma sopratutto come persona.

Un ringraziamento particolare, va ad una persona chi mi ha aiutato molto e che mi è stato particolarmente vicino negli anni. Un punto di riferimento importante nelle varie stagioni delle giovanili e con cui ho potuto condividere gioie e dolori. Un abbraccio poi a tutto il mondo Bluorobica e un grazie enorme per i momenti epici che mi avete fatto passare!

Adesso però è tempo di lasciare da parte per un attimo ricordi e saluti e prepararci al meglio per le partite di Pesaro. Le giovanili non sono ancora finite. Abbiamo la possibilità di scrivere con le nostre mani la storia di questo gruppo e della nostra stagione. Dobbiamo essere pronti a dare tutto con il cuore e con la mente di chi sa esattamente dove vuole arrivare. Confidando nelle nostre qualità ci è data un altra bella occasione di diventare ancora migliori. Forza Ragazzi. Forza Blu."

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