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martedì 18 ottobre 2011

PRESENTAZIONE ALLENATORI SETTORE GIOVANILE
A COLLOQUIO CON COACH VENANZIO BRESCIANINI


Mi presento: Mi presento mi chiamo Brescianini Mario Venanzio anche se per tutti quelli che mi conoscono sono il Vena. Sono nato il 4 Giugno del 1968 alleno da 20 anni anche se tutto è iniziato quasi per caso più per amicizia che altro con il buon Giorgio Giorgini. Avevo avuto un infortunio e lui mi portò in palestra ad allenare i ragazzini e da qual momento non ho più smesso. Ho allenato per sei anni a Grumello prima di arrivare a Treviglio come assistente di Mauro Colonnello al gruppo Juniores e Under 20 con cui raggiungemmo le Finali Nazionali di Cecina.

Da li in poi mi sono sempre occupato di Minibasket, poi la scorsa stagione sono arrivato in Bluorobica come Allenatore del gruppo Under 13 Open. In questa stagione sono assistente di Mauro Zambelli insieme ad Alessandro Tusa nel gruppo Under 19 Eccellenza con cui giochiamo anche il campionato di serie C2 dove io svolgo il ruolo di Allenatore.

Aspettative: Non mi sono approcciato alla nuova stagione con aspettative particolari anche per la poca conoscenza del gruppo con cui mi apprestavo a passare tanto tempo in palestra ma di sicuro la mia intenzione era quella come sempre di cercare di trovare un ambiente stimolante dove poter continuare a fare quello che mi piace cercando di migliorare la mia conoscenza del gioco.

Che cosa vorresti che i tuoi giocatori prendessero da te e cosa invece non vorresti che prendessero? Visto che io gestisco le partite di C2 diciamo che vorrei vedere una crescita costante da parte dei ragazzi nel pitturato. Siamo una squadra prettamente perimetrale, anche se i centimetri non mancano, ma manca la malizia e la capacità di far fruttare i centimetri e i chili vicino a canestro soprattutto a rimbalzo.

Quello che non vorrei che i ragazzi prendano da me è la fretta di giocare anche dopo infortuni importanti o l’accontentarsi di quello che si è raggiunto come giocatori ma cercare sempre di confrontarsi.


Se dovessi scegliere un allenatore "famoso" che possa rappresentare il tuo modo ideale di allenare, chi sarebbe? Non credo di avere un allenatore ideale. Ho visto dal vivo parecchie volte la Virtus di Danilovic prima e di Ginobili dopo, quindi ammiravo Messina. Il clinic migliore della mia vità è stato tenuto da un brillantissimo Scariolo strepitoso per sintesi ed efficacia nell’esporre i concetti del suoi giochi, ma preferirei parlare degli allenatori che ho frequentato e che mi hanno influenzato molto. Partirei quindi da chi mi ha portato in palestra: il buon Giorgini mi ha sempre affascinato il suo modo di "approcciare" i ragazzi in senso sportivo. A Treviglio mi ha portato Cece Ciocca dal quale ho imparato il valore del lavoro in palestra. Lui credo possa essere considerato in assoluto il più meticoloso che io abbia mai visto lavorare nel mio percorso nella SBT.

Ho avuto modo di confrontarmi e collaborare poi con Raffa Martini (quante chiacchierate notturne specialmente al camp), ecco di lui mi piaceva la curiosità nel cercare di trovare sempre qualcosa di nuovo.

Ora questa nuova avventura come assistente di Zambelli insieme a Tusa spero di poter essere un buon assistente anche se non lo faccio da tanto ma spero anche di poter dire a fine anno di aver trovato due amici come lo sono gli altri.

Il fondamentale che ti piace insegnare di più e perchè? Ricollegandomi a quanto detto prima mi piacerebbe insegnare ai ragazzi il gioco spalle a canestro da giocatore i miei compagni mi chiamavano "trottola" nonostante i miei pochi centimetri e la mia inesistente capacità atletica ero un numero 4 dalle buone capacità offensive grazie all’uso di entrambi le mani e di diverse soluzioni.


Un sogno da realizzare a breve con la tua squadra? Non credo che si possa definire un sogno ma vincere la prima partita nel campionato di C2 non sarebbe male...

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