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mercoledì 12 ottobre 2011

PRESENTAZIONE ALLENATORI SETTORE GIOVANILE
A COLLOQUIO CON CRISTIAN SINCINELLI


Mi presento: Ciao a tutti sono Cristian Sincinelli sto entrando nel mio quinto anno da allenatore, ho sempre allenato a livelli provinciali, è la mia prima esperienza a questi livelli, mi sto ambientando molto velocemente, perché i ragazzi sono straordinari come lo è lo Staff Bluorobica. Alleno semplicemente perché amo questo sport e voglio trasmettere il più possibile l’amore e la passione che ho per questo gioco, da questa esperienza Bluorobica imparerò sicuramente moltissime cose e spero di trasmetterne altrettante ai ragazzi che alleno.

Aspettative? Le aspettative sono delle migliori, anche se abbiamo iniziato con una sconfitta che si poteva con più motivazione e grinta evitare, il fatto di vedere nomi di grandi squadre e società mi da ancora più entusiasmo e voglia per affrontare al meglio questa stagione.

Che cosa vorresti che i tuoi giocatori prendessero da te e cosa invece non vorresti che prendessero? Vorrei che da me prendessero la voglia di dare sempre tutto sul campo e il cercare di sostenere sempre i propri compagni di squadra, quello che vorrei non prendessero da me… la troppa foga che induce all’errore.

Se dovessi scegliere un allenatore "famoso" che possa rappresentare il tuo modo ideale di allenare, chi sarebbe? Non penso esista un modo ideale di allenare, credo che il modo ideale di allenare si raggiunga e si ottenga nel momento in cui capisco e conosco i ragazzi che mi trovo davanti, allora li capisco che metodo usare per trasmettere a loro quello che voglio. Dai grandi Allenatori credo che bisogna apprendere il più possibile per aver più punti di vista, più strategie di insegnamento ecc e poi perché loro rappresentano l’obbiettivo da raggiungere.

Il fondamentale che ti piace insegnare di più e perchè? Dai insegnare mi piace molto il palleggio, perché si può insegnare e migliorare in tantissimi modi, però il mio preferito è il passaggio perché da un buon passaggio nasce di conseguenza un ottimo tiro, un buon passaggio è immarcabile, e poi mi è sempre stato detto “puoi essere veloce quanto vuoi ma un passaggio lo sarà sempre di più”. Poi adoro vedere quei contropiedi dove la palla vola da giocatore a giocatore senza mai toccare il parquet e finire nel canestro senza che la difesa abbia tempo di capire cosa sta succedendo.

Un sogno da realizzare a breve con la tua squadra? Bé andare domenica a Cantù a vincere, e vedere quei contropiedi che ho citato prima.

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