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martedì 14 dicembre 2010

DOPO LA NAZIONALE INTERVISTA AD ALE SPATTI
"ESPERIENZA MOLTO UTILE PER MIGLIORARE"


Di ritorno dalla esperienza in Spagna con la Nazionale Under 16, Alessandro Spatti (Ala del 95 della Comark) ci espone la sua “versione dei fatti” riguardo al raduno collegiale dell’Italia svolto a Grottaferrata e il successivo Torneo a Iscar.

“Una bellissima esperienza – esordisce Alessandro – effettivamente un sogno diventato realtà tutto ad un tratto. Ho percorso tutto l’iter del Progetto di Qualificazione Nazionale, partendo dalle Selezioni Provinciali di Bergamo fino ad arrivare alla maglia della Nazionale Under 16, quindi ho ben presente il valore di indossare quella maglietta e so per certo che ci sarebbero tanti altri miei coetanei che farebbero di tutto per essere al mio posto. Tutto questo è una motivazione in più ovviamente per fare bene. Portare il più possibile in alto il nome della mia nazione, cercando di trasformare in miglioramento tutto quello che mi è capitato e mi capiterà come esperienza, è il mio personale obiettivo in questo momento.”

Prima il raduno a Roma poi la partenza per la Spagna con qualche difficoltà logistica. “Si, ci siamo trovati a Grottaferrata per i primi due giorni di raduno. Allenamenti che sono serviti a coach Antonio Bocchino per spiegarci come dovevamo giocare insieme. E’ chiaro che con giocatori di estrazione diversa, tra l’altro per la maggior parte abituati nei propri club a vivere da protagonisti le partite, è determinante abituarsi ai nuovi ruoli all’interno del gruppo Nazionale per non pestarsi i piedi. Poi nella giornata di sabato 4 dicembre dovevamo partire per la Spagna, ma lo sciopero dei controllori di volo ha di fatto annullato il volo. Dalle 9 del mattino fino alle 21 della sera in aeroporto in attesa di avere indicazioni logistiche. Poi Alitalia ci ha trovato l’albergo e siamo partita il giorno dopo.”

Arrivo in Spagna e subito prima partita con la Polonia. “Abbiamo volato alla mattina, poi abbiamo viaggiato in pullman e siamo arrivati a destinazione un paio di ore prima della partita, fissata alle ore 16.00. Nonostante le difficoltà logistiche siamo riusciti nell’impresa di battere la Polonia con un tiro da tre di Basile sulla sirena. Non si poteva chiedere di più per una gara d’esordio.

Poi la seconda vittoria contro Castilla Leon e le successive due sconfitte con Turchia e Russia. “Abbiamo giocato una bella partita contro Castilla Leon (di fatto una regione della Spagna, 3 milioni di abitanti circa) per poi cedere prima alla Turchia in semifinale e poi alla Russia nella finalina 3-4 posto. Con la Turchia abbiamo giocato alla pari, ma sono mancate le energie finali, mentre la Russia ha dimostrato in quella partita di avere qualità superiori alle nostre.”

Cosa ti porti a casa da questa esperienza? “Tantissimo. In termine di gioco tanti minuti da protagonista. Sono entrato sempre in quintetto e pur soffrendo un paio di piccoli infortuni alla caviglia (non gravi), ho cercato di tirare fuori sempre il meglio. La cittadina che ha ospitato il torneo è un po’ triste. Sembrava di essere in Arizona. Mancavano solo le tumbleweed, quelle specie di piante rotolanti in giro per il deserto è il paesaggio era perfetto per la sceneggiatura di un film western. Però è stato carino perché tutta la gente del posto veniva a farti i complimenti e chiederti l’autografo. Ecco ho firmato tanti autografi.”

Cosa può cambiare un raduno del genere con la Nazionale? “Spero proprio che non cambi nulla, se non un minimo di consapevolezza in più dell’importanza di migliorare. Con i miei compagni in Bluorobica cerco di impegnarmi a fondo per poter progredire e migliorare ancora. Spero comunque di aver ben impressionato sia coach Bocchino che lo staff Azzurro. E’ chiaro che essere convocato è sempre un emozione particolare che ti riempie d’orgoglio.”

Cliccando QUI si possono vedere tutte le foto del torneo

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