
Campionato Under 13 Open - 7° giornata di ritorno
Ju.Vi. Cremona Basket – Comark Bergamo 34-28 (21-6)
Cremona: Garbelli 4, Lugli n.e., Alovisi, Ginestri 2, Speronello 17, Fusar Poli 2, Perlasca 6, Negroni 2 Migot n.e., Simmi n.e., Ferrari 1. All. Pagetti
Comark: Ghisoni, Abbiati, Casappa 7, Beretta, Mazzanti, Vallio, Ripamonti 8, Spinelli 2, Prezioso 2, Briguglio 3, Spatti 6, Esposito. All. Pirola
Secondo referto giallo consecutivo per i ’95 orobici, e seconda sconfitta che lascia l’amaro in bocca.
In una palestra “difficile” per tutti il gruppo di Pirola mette in scena la peggior performance dell’anno, fatta di poche idee e grande imprecisione.
Cremona attacca da subito col suo spartito di gioco a metà campo, riuscendo a perforare con giochi a 2 la difesa bergamasca, la quale dal canto suo tutte le volte che rientrava in possesso del pallone non riusciva nelle veloci ripartenze tipiche del proprio gioco. E così tra vari passaggi sbagliati e una serie di infrazioni, il quarto si chiudeva sul 12-6 interno. Nel secondo quarto lo spartito del gioco non cambiava ed anzi peggiorava per gli ospiti. La difesa riusciva a chiudere anche abbastanza bene i varchi, ma in attacco la squadra continuava a fare una fatica tremenda a far canestro. Laddove la giornata storta diceva no ai marcatori abituali, chi era chiamato in campo a dare il proprio contributo in termini di iniziativa si nascondeva senza l’ambizione di mettere il proprio marchio sull’incontro. E così nonostante la girandola di cambi dalla panchina il secondo quarto si chiudeva con un parziale di 9-0 per i padroni di casa.
Nel terzo quarto i blu arancio cambiavano un po’ l’atteggiamento, e l’incontro iniziava ad assomigliare ad una partita di basket anche per loro. Qualcuno cominciava a prendersi qualche iniziativa, la difesa ritornava ad aggredire anziché attendere, e nonostante l’inspiegabile difficoltà realizzativa i ragazzi facevano rivedere a sprazzi certe qualità. Cio nonostante la distanza tra le due squadre rimaneva invariata (31-15).
L’ultimo quarto vedeva la tardiva sveglia del gruppo. Le facce dei ragazzi cambiavano, si ricordavano di saper essere aggressivi in difesa e di poter fare la differenza sui rovesciamenti di fronte. Ne usciva un quarto a buon ritmo, con la squadra che, tornata a -5 dagli avversari, si vedeva ricacciata indietro per due volte a causa di alcuni errori in fase di realizzazione e qualche episodio dubbio penalizzante. Cosa che non cambiava il giusto esito della partita.
Se da un lato era lecito aspettarsi, in una palestra difficile come quella di Cremona, una gara aspra e dura (tenendo conto che per alcuni ragazzi si trattava del 6° giorno consecutivo tra allenamenti e partite), d’altro canto risulta di difficile comprensione come si possano fare queste lunghe trasferte e pensare di entrare in campo senza lasciare la propria impronta personale sul match. In ogni caso da sabato bisognerà solo pensare a reinserire le marce alte e mettere al sicuro il secondo posto in classifica.
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