lunedì 11 febbraio 2008
PROSEGUE LA RIFORMA PER UNA B1 GIOVANE
Dalla Pralpina del Lunedì
Altri passi avanti per la riforma della B1
La proposta Curioni trova sponda dalla Lega Basket
(G.S.) - Si inserisce "ad hoc" nel contesto della sfida a distanza Fip-Lega sulla questione italiani la riforma della B1 proposta dalla LNP, che procede nel suo iter burocratico verso la "ratifica" del primo passo della trasformazione del terzo campionato nazionale in una "Lega Under 23" con tre senior in occasione del varo delle Disposizioni Organizzative Annuali per la stagione 2008/2009.
Altro "via libera" nei giorni scorsi in occasione della riunione congiunta tra i membri del Settore Agonistico della Fip e i rappresentanti delle varie leghe di A1, LegAdue e Nazionale: si dovrebbe partire dunque aumentando il prossimo anno da 3 a 4 gli Under obbligatori in B1, mantenendo comunque il vincolo anche per B2 e C1 che "caleranno" a poco a poco verso lo zero assoluto in ragione di un giovane in meno ogni due anni, mentre il primo campionato dilettantistico salirà di una unità ogni due stagioni fino all'entrata "a regime" della riforma entro la stagione 2016/2017. E la "sponda" che l'attuale contrapposizione tra Fip e Lega Basket sulla regola del 6+6 "imposta" per il prossimo anno dal CONI fa gioco ai fautori del progetto-Curioni, che gode infatti dell'appoggio incondizionato da parte dei club di A1.
I quali trovano sponda in una LNP votata a fungere da "serbatoio" per la crescita dei giovani italiani e vorrebbero così "sgravarsi" il peso dei vivai vissuto più come una costrizione che come una missione da molte (troppe) società di A1. Il tutto anche al costo di una sorta di "mutualità" da mettere in pratica tramite l'introduzione di una tassa per il tesseramento dei giocatori non italiani da versare nelle casse della Fip per i club di A1 e LegAdue (si stima un "gettito" attorno al milione e mezzo di euro a partire dalla stagione 2011/2012, cioè quando lo "svincolo a parametro" per i giocatori senior dopo il ventunesimo anno entrerà a vigore a tutti i livelli e per tutte le fasce d'età chiudendo l'attuale fase di regime transitorio).
Entrate che si prevede di "frazionare" in ragione del 30 per cento a disposizione della Lega di ingresso degli atleti, di un 10 per cento in favore di un progetto di sviluppo della classe arbitrale e per il restante 60 per cento da assegnare alle società di LNP "premiando" chi darà più spazio ai giovani Under 23. E per agevolare le società dilettantistiche impegnate in questa opera "propedeutica" si pensa ad una variante "a tre fasi" dell'area dello svincolo, abbassando dagli attuali 21 anni a quota 19 (ossia al termine della categoria Juniores) la libertà di trasferimento "a parametro" per tutte le categorie dilettantistiche dalla B2 in giù.
Il termine a quota 21 anni rimarrebbe soltanto per le società professionistiche di A1 e LegAdue nell'ambito della regolamentazione per i "giovani di serie", mentre le società di B1 "obbligate" da regolamento a schierare 7 giovani potrebbero proteggere dallo svincolo i loro "prodotti" fino ai 23 anni di età, ossia fino a che i "prospetti" saranno considerati Under per la regolamentazione LNP.
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