Basket, Serie A-2: Pecchia, Mezzanotte e Palumbo, baby terribili in volo con Treviglio
I bergamaschi storicamente puntano sul vivaio e sui prospetti. Protagonisti nella vittoria all'overtime su Trapani, i tre (classe '97, '98 e 2000) stanno vivendo la stagione del boom dopo la gavetta e dopo essere cresciuto nell'Olimpia Milano, nel BluOrobica e nella Stella Azzurra Roma
Andrea Pecchia, classe 1997, scuola Olimpia
Milano, svezzato in serie C al Boffalora: quest’anno – il secondo a
Treviglio - è titolare fisso nel quintetto di coach Adriano Vertemati.
La scorsa domenica, nella vittoria all’overtime contro Trapani, ha
fatturato 10 punti, 13 rimbalzi e 3 assist, per 20 di valutazione. Andrea Mezzanotte, classe 1998, vivaio BluOrobica: l’anno scorso tanta
panchina di A-2 e un ruolo da protagonista in C Silver, quest’anno il
salto di qualità anche nel basket che conta. Contro Trapani ha messo a
segno undici punti con due triple, di cui una fondamentale nel
supplementare, cui ha aggiunto 3 rimbalzi e 3 stoppate. Mattia Palumbo,
classe 2000, strappato in estate alla Stella Azzurra Roma, dopo il
quinto posto con la Nazionale agli Europei Under 18: finora non aveva
avuto molto spazio, ma domenica scorsa si è meritato ognuno dei 21' in
campo. Sfruttando il suo fisico (è un play di 197 cm e oltre 90 kg), ha
giocato alla pari con Brandon Jefferson, guidando i suoi con 21 punti, 6
rimbalzi, 2 recuperi, per 21 di valutazione. Una prestazione che gli è
valsa la convocazione da parte di coach Eugenio Dalmasson al raduno
azzurro Under 20, cui ha partecipato in questi giorni insieme al
compagno Mezzanotte.
vivaio e progetti —
Rinascite come quella di Treviglio, che passano attraverso la crescita
dei giovani, sono tra le storie più belle da raccontare, e difficilmente
capitano per caso. Quello bergamasco è un club che storicamente punta
sul vivaio e sui prospetti, cercando ogni anno di equilibrare il proprio
roster in modo che per loro lo spazio ci sia davvero, ma che non manchi
il supporto di giocatori di esperienza. Lo stesso Vertemati, classe
1981, fu lanciato dalla società bergamasca come head coach appena
trentenne: questa è la settima stagione consecutiva e ha prolungato fino
al 2020. Un’annata non indimenticabile, finora: l’infortunio al
ginocchio di Borra ha scompaginato i piani del coach, costringendolo a
giocare tutto il girone d’andata con Douvier fuori ruolo, da lungo. La
scorsa settimana la rivoluzione che potrebbe essere la svolta: via
l’atleta di origini australiane, nonostante l’indubbio contributo.
Dentro Tony Easley - giocatore molto più interno e adatto ai ritmi
elevati - e il giovanissimo Nemanja Dincic. Il nuovo assetto, nonostante
Lele Rossi fosse a mezzo servizio, ha favorito un po’ tutti, non solo i
giovani: anche Voskuil, Marino e Planezio ne hanno beneficiato. La
vittoria con Trapani - seconda consecutiva - è il segnale che la
direzione è giusta: la salvezza è obiettivo ampiamente alla portata e la
zona playoff neppure così lontana.
Alberto Mariutto
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