«Botta» di vita per il basket Bg
«Botta» di vita per il basket targato Bg. A entusiasmare gli appassionati
del pallone a spicchi la presenza in pieno centro (davanti al Donizetti) di
Danilo Gallinari, stella dei Denver Nuggets.
E sin dal suo primo contatto con la città gli amanti
del pallone a spicchi lo hanno accerchiato a caccia degli immancabili autografi
e foto ricordo. Ma l’evento voluto dalla Ubi Banca è andato oltre alla
partecipazione del ventottenne giocatore lodigiano. Le tante persone che dal
primo pomeriggio di lunedì 5 settembre si sono alternate sino a tarda sera si
sono soffermate sul Sentierone hanno avuto modo di assistere ad altre
interessanti iniziative. Intorno alle 14 si è dato vita alla gara di tiro di
tre punti, qualificazione al clinic 1, riservato a 70 cestisti e cestiste tra i
15 e i 25 anni, scelti tra i club della nostra provincia. È seguita la sfida
tra i team di basket in carrozzina della Special Bergamo Sport-montello e della
Cimberio Handicap Sport Varese, entrambe partecipanti in serie A. Spigoloso e
altamente professionale, poi, il clinic tecnico tenuto dal coach statunitense
Jeff Christensen.
L’applausometro, come largamente previsto, ha toccato
decibel impressionanti all’arrivo di Gallinari che ha lasciato l’apposita
postazione alle 19,50 per spostarsi nei pressi per un secondo clinic tecnico:
qui insieme ancora con l’allenatore Christensen hanno intrattenuto una trentina
di ragazzi e ragazze trai i 13 e i 15 anni, opportunamente selezionati. Ultimo
atto la spettacolare gara di schiacciate e basket freestyle del gruppo dei Da
Move: in giuria oltre a Gallinari pure Diego Flaccadori, il giovane ma già
affermato play bergamasco in forza da un paio di stagioni al Trento (massima
divisione).
Flaccadori avviato a una brillante carriera ha avuto
parole di riconoscenza per il basket orobico: «È qui che ho mosso i passi
iniziali: dopodiché mi è servito parecchio il campionato disputato con
Treviglio in A2. Adesso a Trento mi trovo molto bene: appartengo ad una società
che mi dà l’opportunità di crescere sotto mille aspetti».
Non poteva mancare Flavione Carera, il giocatore più
medagliato (129 presenze con la maglia azzurra) targato Bg: «Tanto di cappello
nei confronti di un campione come “Gallo”. Queste sì che sono iniezioni di
propaganda e di immagine per la pallacanestro locale».
Arturo Zambaldo
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