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martedì 1 dicembre 2015

INTERVISTE AGLI ALLENATORI BLUOROBICA
MAURO ZAMBELLI - GRUPPO UNDER 18


A partire da questa settimana pubblicheremo una serie di interviste riguardanti tutti coloro che fanno parte del "mondo" Bluorobica: iniziamo con gli allenatori, proseguiremo poi con i relativi assistenti e i giocatori di tutti i gruppi dall'Under 18 ai più piccoli Under 13. Primo intervistato di questa stagione è Mauro Zambelli, uno degli allenatori da più tempo in Bluorobica, che ringraziamo per il tempo che ci ha dedicato.
 
- Ciao Mauro, presentati in poche parole ai nostri lettori... Ciao a tutti i lettori di bluorobica.com, sono Mauro Zambelli, alleno per Bluorobica dal 2007, negli ultimi quattro anni sono stato head coach della squadra DNG, mentre quest’anno gestisco in prima persona il gruppo Under 18. Inoltre, questa è la mia sesta stagione da vice-allenatore della Blubasket Treviglio, impegnata in questa stagione nel campionato di Serie A2.

- La stagione è ormai iniziata da tre mesi, ed è quindi tempo di un primo bilancio: impressioni generali sul tuo gruppo? Tra le squadre che ho allenato in carriera, il gruppo 1998-99 è quello che dopo tre mesi di lavoro si trova più lontano dal proprio rendimento massimo possibile. Come dico spesso ai ragazzi, questo deve essere il punto di forza della nostra squadra nei mesi a venire: vedo grandi margini di crescita in diversi componenti della squadra, bloccati al momento da errori banali ed imperdonabili a livello di Eccellenza, dettati da problemi di carattere esclusivamente emotivo. La conoscenza che hanno del gioco è molto buona, ma mancano della freddezza necessaria a farla fruttare: se sapranno trovare dentro di loro la giusta tranquillità per giocare, il futuro è roseo.
Sono molto ottimista per quanto riguarda gli scenari tecnici futuri del gruppo, che ha bisogno di ancora un po’ di tempo per esprimere al meglio un basket senior in un campionato dove nel breve periodo paga giocare in maniera più istintiva: le ultime partite con Desio e Lissione dimostrano che la strada intrapresa è quella giusta.
Inoltre, mi incoraggia molto la crescita individuale e la forza mentale di chi sta affrontando le gare ufficiali immediatamente a seguito degli allenamenti con la Serie A2, un’esperienza difficile, ma irripetibile per forgiare le qualità necessarie a diventare giocatori veri.

- Sotto che aspetto hai visto grandi passi avanti? Cosa - invece - si può ancora migliorare? Tra l’inizio e la fine della prima fase ho visto un notevole progresso per quanto riguarda la capacità di controllare la situazione in velocità, di inserire pause e cambi di velocità in un gioco frenetico e nella selezione dei tiri. Abbiamo pure limitato la quantità industriale di palle perse gratuite che regaliamo agli avversari, anche se in materia dobbiamo progredire ancora: spero di aiutare i ragazzi ad imparare il controllo delle emozioni così come quello dell’equilibrio fisico per raggiungere il miglioramento che ci serve.
Inoltre dobbiamo fare passi avanti nel gioco offensivo e difensivo dei sovrannumeri, anche se gli esigui numeri in allenamento non aiutano un apprendimento rapido.

- Un episodio simpatico che ti è rimasto in mente dal primo giorno di attività ad oggi... Alleno ragazzi molto simpatici e le gag sono all’ordine del giorno. Tra i tanti episodi, voglio ricordare il pre-gara a Cernusco in cui Luca (Delli Paoli, nrd) ha fatto misteriosamente pervenire una divisa da gioco di 3 anni fa e in cui Gabriele (Celeri, ndr) ha finalmente svelato al mondo la corretta accentazione del suo cognome, problema che mi turbava da inizio stagione.

- Che obiettivo ti vuoi prefissare per i prossimi mesi di lavoro con questa squadra? L’obiettivo per i prossimi mesi è di smettere di perdere le partite per colpa nostra e di iniziare a perdere solo per meriti degli avversari. Ci proveremo.

- Un saluto... Forza ragazzi! 
 

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