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giovedì 14 marzo 2013

PAOLO ANDREINI LETTERA APERTA ALLA FIP
DOVEROSO SALVAGUARDARE LE SOCIETA' DI BASE


Pubblichiamo la lettera aperta che il Presidente di Bluorobica, Paolo Andreini, ha scritto in queste ore al Presidente della FIP, Gianni Petrucci e al Presidente del Comitato Regionale Lombardo, Enrico Ragnolini.


Egregi Presidenti Petrucci e Ragnolini,
Abbiamo appreso dell'istituzione a Roma di un tavolo tecnico per varare la riforma dei parametri. Partecipanti i rappresentanti del mondo professionistico, giocatori, procuratori e lega pallacanestro e una sparuta presenza in rappresentanza dell'attività di base.

Già ci sarebbe da sindacare sulla composizione del tavolo, dove la maggioranza rappresenta una minoranza e dove, come sempre, le Società di base faranno da spettatore lautamente pagante. Il mondo dei Settori Giovanili, quelli veri, dove si lavora per decenni con lo stesso spirito pionieristico, si è strutturato negli anni investendo risorse importanti nel reclutamento, per potersi garantire un futuro grazie alla costruzione di Atleti di buon livello in grado di generare introiti futuri da destinate all'autofinanziamento.

Oggi il mondo professionistico e tutta quella parte delle minors che non investe un centesimo nei Settori Giovanili si lamenta dell'onerosità dei parametri.

Sono quelle società che ogni estate fanno lo squadrone e poi a ottobre finiscono i soldi, quelle che mandano le distinte di bonifico fasulle per pagare i prestiti degli  Under che sono obbligati ad andare a cercare, quelle in cui i giocatori poi il sabato sera fanno lo sciopero bianco perché non vengono pagati i rimborsi.

Sono le Società di Serie A, che reclutano grazie al blasone senza pagare un centesimo alle Società a cui sottraggono i giocatori nell'anno libero, oppure che offrono "consulenze sull'organizzazione dell'attività giovanile" alle Società del loro territorio, che non hanno un giocatore di proprietà e con quello che buttano ogni anno per transare contratti ai professionisti potrebbero mantenere un paio di Settori Giovanili di alto livello.

Si lamentano alcuni procuratori, quelli che avvicinano tredicenni e quattordicenni promettendo carriere sfavillanti (soprattutto ai genitori..) così che dopo il procuratore, a 21 anni serve lo psicanalista e a 25 lo psichiatra per spiegare il perché di un fallimento. Si lamentano probabilmente perché sul parametro non riescono ad addebitare la propria commissione.

E si lamentano tutte quelle Società, che ovviamente, se non avessero i parametri da pagare, potrebbe promettere rimborsi più alti ai giocatori, con la differenza che i parametri sono da pagare obbligatoriamente, i rimborsi più o meno.

Si lamentano infine i giocatori, che se le Società non dovessero pagare l'odiato parametro, potrebbero fare i professionisti in C2 a 620 euro al mese invece che a 500. Il problema ovviamente é il parametro, non certo il fatto che a 25 anni, in C2 o in serie D forse è il caso di giocare per divertirsi e magari iniziare a lavorare, invece di passare il tempo gridando alla congiura di un mondo ingrato che permette alle Società di categoria superiore di ignorarti nonostante lo smisurato talento e nonostante l'infaticabile lavoro del procuratore nell'elemosinare una squadra.

Quale sarà l'esito del tavolo tecnico non è difficile da immaginare; quale sarebbe equilibrando le presenze di tutte le parti forse lo sarebbe un po' meno. Oggi le Società minori sono quelle su cui si fonda il movimento, che combattono le battaglie con il tirasassi contro i bazooka, e sono quelle che forniscono alla Federazione i campi per i raduni delle Selezioni, le strutture per i corsi, i Tecnici per l'organizzazione delle rappresentative nazionali e soprattutto l'entusiasmo e la continuità che possono essere garantite solo da chi svolge attività per il piacere di farla.

Quando le logiche economiche prevalgono su quelle sportive le Società minori non hanno più alcuna arma, salvo fermarsi prima di sprofondare nel baratro.
Le Società di cui sopra invece nel baratro ci sprofondano e pretendono di tirarsi dietro tutto il movimento.

Egregi Presidenti, in un momento in cui l'obiettivo primario delle Società é la sopravvivenza, provate a schierarvi dalla parte di chi vi ha eletto perché se così non fosse ci verrebbe il sospetto di essere presi in giro, o che per il potere ed il prestigio si firmino cambiali in bianco che poi bisogna onorare.
Se poi qualche piazza sparirà sarà solo un fatto fisiologico, ma forse tante altre moltiplicheranno i propri sforzi perché si sentiranno finalmente tutelate.

Con fiducia e con la speranza di essere smentito.

Paolo Andreini
Presidente di AS.Dil. Bluorobica
Cod. Fip 50000

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