mercoledì 9 gennaio 2013
DALL'HOUSE ORGAN BSL SAN LAZZARO INTERVISTA A TUTTI ALLENATORI DEL TORNEO BRUNA MALAGUTI
Durante il Torneo Malaguti di San Lazzaro, la Società BSL San Lazzaro ha pubblicato, all'interno della bochure del torneo, una serie di interessanti interviste con gli allenatori delle squadre invitate o con i Responsabili dei vari Settore Giovanili presenti al torneo. Qui sotto pubblichiamo l'intervista con il nostro allenatore Andrea Schiavi.
Ormai da diversi anni partecipiamo al Torneo Nazionale Cadetti perché lo riteniamo un appuntamento importantissimo, una sorta di anticipazione delle Finali Nazionali Under 17 che arriveranno a giugno. Per questo partecipare significa entrare in una sorta di Elite, e per la nostra Società è senza dubbio motivo di pregio. Non solo, perché si tratta di un investimento a 360° sia a livello economico che sotto il profilo tecnico. Si giocano partite di alto livello tutte ravvicinate tra loro per cinque giorni, confrontandosi con realtà diverse, spesso al di fuori della nostra Regione, e a maggior ragione ogni gara ti regala alte aspettative e motivazioni, match veri da guardare con bramosia.
Ultimamente il trend giovanile a livello nazionale sta cambiando. Negli ultimissimi anni c’è stato un buco grosso nella formazione di giocatori italiani, però negli ultimi cinque o sei anni le Società di estrema eccellenza, non necessariamente di Serie A – e qui mi viene in mente la Stella Azzurra Roma – stanno tornando a formare, anzi, a costruire giocatori. Il risultato della Nazionale Giovanile ’96 agli ultimi Europei è la testimonianza più concreta. Sto parlando di giocatori che, ovviamente, non sono pronti per sgomitare tra i professionisti, ma hanno tutte le possibilità per farlo. È chiaro che il problema non è tanto cosa stanno facendo i Settori Giovanili, che hanno Allenatori sempre più preparati, quanto cosa si potrà poi fare a 19 anni, quando l’attività giovanile finirà: questo è il fulcro del nostro problema tecnico. La riforma dei Campionati, con la possibilità concreta per tutti i ragazzi di giocare con continuità nei campionati Nazionali Dilettanti sta giovando, ma è altrettanto vero che la mentalità di qualche collega Allenatore è che un “ragazzo di 19 anni non può giocare in prima squadra perché è giovane”. Dobbiamo rischiare di più, cercando un’apertura mentale più vicina a quella di altri paesi.
A Bergamo sono 10 anni che facciamo attività pertanto ci possiamo considerare una Società molto giovane nata da un’idea di togliere il “campanile”, che c’è troppo spesso in Italia, ed unire in un unico progetto i settori giovanili di Bergamo e di Treviglio, portando il Settore Giovanile della provincia ad un livello di eccellenza assoluta. I primi anni li abbiamo spesi a strutturare la Società, poi sono iniziati ad arrivare i risultati, in termini di vittorie sul campo e partecipazioni alle Finali Nazionali di categoria. Adesso, dopo 10 anni, il nostro “prodotto” sta iniziando ad uscire dal nostro contesto con la fine del cammino a livello giovanile di alcuni giocatori. Reati, classe ‘88 è stato un precursore, ma oggi abbiamo altri buonissimi giocatori con le annate ’90, ’91, ’92 e ’93 (qui abbiamo Tomasini e Carnovali in DNA a Treviglio). Bluorobica, infine, ha tutte le squadre giovanili che partecipano ai campionati di Eccellenza, che in Lombardia è sicuramente un livello molto alto, ed è molto premiante ed istruttivo confrontarsi con formazioni molto più attrezzate di noi. Infine siamo in un territorio dove possiamo fare reclutamento grazie alla collaborazione di diverse Società sparse in provincia.
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