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mercoledì 13 giugno 2012

FINALI NAZIONALI UNDER 17 D'ECCELLENZA
COMARK BERGAMO - SCAVOLINI PESARO 65-58


Finali Nazionali Under 17 - Girone di qualificazione (2° gara)
Comark Bergamo - Scavolini Pesaro 65-58 (30-33)


Comark: Silva 6, Savoldelli 6, Flaccadori 11, Donadoni 7, Lussana 1, Bassi, Franzosi 6, Spatti 3, Lorenzetti 24, Farella, Tonini. All. Schiavi
Scavolini: Gulli, Rosati, Nicolini 2, Ricci 9, Terenzi 20, Pensierini, Clementoni 6, Panieri 12, Giannoni, Zucca 5, Lepri 4. All. Turchetto

Arbitri: Capotorto e Bellucci

Parziale dei quarti: 15-17; 15-16; 13-16; 22-9

Statistiche Comark: tiri da due 20/41 (48%); tiri da tre 4/24 (16%); tiri liberi 13/23 (56%); Rimbalzi difensivi 22 (Spatti 8) offensivi 4 (Lorenzetti 3); Palle perse 13 (Flaccadori 4) recuperate 11 (Spatti 4); Assist 9 (Donadoni 3); Falli subiti 23 (Donadoni 6, Flaccadori 5, Lorenzetti 5).

Prossimo turno: mercoledì 13 giugno 2012 si gioca alle ore 17.00 l'ultima partita del girone di qualificazione contro Virtus Siena

Suda le proverbiali sette camicie il gruppo Under 17 della Comark per battere nella seconda giornata delle Finali Nazionali di Vasto la coriacea formazione della Siviglia Pesaro. I Blu vanno in affanno contro la zona 2-3 proposta dalla panchina marchigiana fin dalla palla a due, e faticano a carburare il solito gioco, anche per un atteggiamento rivedibile in fase di preparazione alla gara.

Pesaro, gioca bene per larghi tratti del match ma nella parte iniziale della gara non sfrutta a dovere tante belle occasioni per poter accumulare vantaggio importanti. E così dopo il 5 a 12 del 4’, Bergamo ricuce il primo break con l’unico canestro dal campo di Spatti (in schiacciata) e due belle giocate di un concreto Bruno Silva (15-17 al 10’).

Anche nel secondo periodo Bergamo, tranne qualche lampo (tripla di Franzosi e Savoldelli) non riesce mai ad imprimere il proprio gioco. La difesa pur “tenendo botta”, non riesce a pungere come dovrebbe. In attacco la fitta rete di passaggi nella costruzione dell’azione non è precisa ed efficace come era capitato il giorno prima e il non veder trasformati gli sforzi profusi in fatti concreti non aiuta a rigenerare energie e inerzia. E così dopo il 23 a 24 di metà secondo periodo, Pesaro continua inesorabile a costruire la partita che aveva programmato (30-33 al 20’).

La pausa lunga serve ai Blu per trovare a tavolino le soluzioni utili a scardinare la difesa arroccata della Siviglia. Donadoni da l’esempio e con nove punti a fila crea un minimo di inerzia per i Blu. Pesaro ovviamente non ci pensa nemmeno a mollare di un centimetro e due dardi di Terenzi ridanno il pallino del gioco ancora alla squadra di coach Turchetto (43-49 al 30’).

Nel momento più difficile per Bergamo, con tutta l’inerzia dall’altra parte, ancora due canestri di Donadoni e una tripla ignorante di Franzosi danno di nuovo morale ai Blu (50-53). Questa volta ci pensa il play Ricci di Pesaro, a realizzare un canestro impossibile sulla sirena dei 24’ da nove metri (50-56 al 36’), ed è ancora tutto da rifare. Flaccadori trova lo spunto giusto per uscire da una gara in apnea e firma il meno quattro (52-56). Savoldelli lo imita a dovere e con un gioco da tre punti mette in scia Bergamo che respira a pieni polmoni (55-56).

La Comark difende per davvero e lo fa con la convinzione di chi sa cosa deve fare nel momento giusto. Altri quattro punti di Flaccadori regalano un vantaggio insperato nell’approssimarsi dello striscione dell’ultimo chilometro (59-56 al 38’). Un'altra bella difesa di Bergamo porta ancora Flacca a segnare la tripla che spacca definitivamente la partita (62-56). Pesaro segna subito da due (62-58) ma è il canto del cigno. Bergamo controlla con i liberi finali e arriva al traguardo per prima senza nemmeno voltarsi indietro.

“Non abbiamo affrontato la gara con la giusta concentrazione – commenta Schiavi a fine gara. Dopo la positiva tensione della gara d’esordio contro Loano, abbiamo abbassato troppo la guarda di attenzione e determinazione. Pesaro ha fatto una buona partita e merito anche a loro se noi abbiamo giocato male. Voglio pensare però che le nostre qualità e il nostro modo di giocare possano essere superiore a quanto visto questa sera a Termoli. Bravi tutti poi a girare una gara che di solito, nelle condizioni psicologiche in cui eravamo, si perde. Averlo fatto, ancora una volta, partendo da una difesa che via via si è dimostrata sempre più efficace è storia positiva ormai da un po’. Adesso, obiettivo numero uno è rigenerare le energie necessarie per giocarsi con la giusta mentalità, contro una ottima squadra (Virtus Siena ndr), il primato del girone. Dopo la partita valutiamo a che punto siamo del nostro percorso verso il miglioramento assoluto.”



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