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venerdì 18 novembre 2011

CAMPIONATO UNDER 17 D'ECCELLENZA 1995-96
BENNET CANTU'-COMARK BERGAMO 56-77


Campionato Under 17 d'eccellenza - 6° giornata di andata
Bennet Cantù - Comark Bergamo 56-77 (30-34)


Cantù: Brambilla 2, Clerici 2, Galletti, Zugro 6, Molteni 2, Fontana 4, Siberna 18, Ukaegbu 6, Finulli 2, Castelli, Maiocchi 4, Erba 6. All. Lambruschi
Comark: Ferri 12 (4/5 da tre), Silva 4, Savoldelli, Flaccadori 23 (4/6 da tre), Lussana, Franzosi, Santinelli, Spatti 16, Lorenzetti 14, Zucchetti 2, Farella 3. All. Schiavi

Arbitri: Del Felice e Liberali

Parziale dei quarti: 12-18; 18-16; 14-15; 12-28

Note: nessuno uscito per cinque falli; Tiri Liberi Cantù 6/11 Comark 13/17; Triple Cantù 0 Comark 10 (Ferri 4, Flaccadori 4, Spatti 1, Farella 1); Falli commessi Cantù 23 Comark 12.

Prossimo turno: giovedì 24 novembre alle ore 20.00 presso Palablu di Treviglio, si gioca contro ABC Robur et Fides Varese

Torna alla vittoria il gruppo Under 17 Bluorobica e lo fa nella insidiosa trasferta a Cucciago contro la Bennet Cantù. Entrambe le squadre sono reduci da sconfitte. Cantù perdente nella "classica" contro Milano (54-42) e Bergamo sconfitta nettamente a Desio (81-57). Nessuno ci sta di nuovo a perdere e infatti la gara al via è combattuta, aspra e decisamente intensa.

E' Cantù più reattiva ai blocchi di partenza e con il play Zugro bello pimpante, è pronta a scappare nel punteggio, piazzando subito il primo mini-break (6-2 al 3'). La Comark trova in Flaccadori il faro per illuminare il gioco arancioblu e lo stesso play di Cenate con sei punti a fila mantiene a contatto i Blu. Dopo il forfè di Donadoni, il forzato reintegro in formazione di Spatti lo si nota a fine primo periodo. L'Airone di Costa Volpino si propone più volte con tiri dalla media con mano morbida e discreta precisione (12 a 16 al 10').

Nei primi minuti del secondo periodo è Bergamo a fare la partita. Un paio di recuperi sulla difesa tutto campo e qualche persa di troppo dei padroni di casa per attaccare con raziocinio la zona Comark fanno racimolare a Flaccadori e compagni qualche punticino di vantaggio (22-30 al 17'). Nel finale del quarto però Cantù ritrova energia e precisione e con Fontana e Clerici torna alla grande in partita sfiornado la parità all'intervallo (30-34 al 20').

E' l'atletismo smisurato di Jack Siberna a regalare il primo vantaggio ai ragazzi di coach Lambruschi dopo la pausa lunga. L'ex giocatore di Cinisello confeziona 8 punti a fila andando spesso (facile) al ferro e mettendo a nudo le difficoltà a "contenere" da parte dei Blu, nelle giocate di uno contro uno. La gara non è bella a livello tecnico (14-15 il parziale) ma l'agonismo la fa da padrona assoluta. Alla fine del terzo periodo è ancora Bergamo a comandare di poco (44-49) ma la gara sembra comunque avviarsi verso un finale in volata.

Niente di più sbagliato. La Comark negli ultimi dieci minuti protegge a dovere il proprio pitturato. Tante le stoppate di Spatti e compagni sotto le plance. Cantù prova la carta della zona per mettere in difficoltà la circolazione di palla degli ospiti. Ma ai Blu non pare vero di trovarsi spesso liberi oltre l'arco. Sono sei le triple realizzate in rapida successione dagli orobici nell'ultimo quarto: 3 Ferri, 2 Flaccadori, 1 Spatti. La forbice nel punteggio si allarga in un amen e il controllo dell'inerzia passa tutto in mano agli ospiti che vincono in scioltezza.

Alla fine fin troppa la differenza nel punteggio per Cantù che per trenta minuti gioca alla pari, facendo vedere anche cose buone. Per Bergamo vittoria importante ma purtroppo le notizie negative arrivano dall'infortunio di Nicola Savoldelli a metà del secondo periodo. Il play del 97 (in nottata visitato all'ospedale Riuniti di Bergamo, dopo la caduta accidentale sulla sua caviglia sinistra) ha riportato il distacco parcellare del malleolo del perone. E dopo la conferma della rottura del crociato anteriore per Ottavio Gerosa (operazione in vista appena possibile), lo stiramento al tendine rotuleo di Mattia Donadoni (un paio di settimane di recupero) e l'infortunio (di serata) a Nicola (con stop probabile per più di un mese) si spera di aver dato più che a sufficienza in termini di scalogna e "sfiga" per tutto il resto dell'anno.







Foto by Mattia Donadoni

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