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mercoledì 26 gennaio 2011

CAMPIONATO UNDER 17 D'ECCELLENZA
COMARK BERGAMO-PALL. PAVIA 64-74


Campionato Under 17 d'eccellenza - 2° giornata di andata
Comark Bergamo - Pallacanestro Pavia 64-74 (31-33)


Comark: Giosuè 6, Azzola 19, Farella 2, Zucchetti 2, Motta 4, Mazzucchelli 2, Donadoni, Flaccadori 4, Franzosi 2, Gerosa 8, Leone 11, Spatti 4. All. Schiavi
Pavia: Calui 3, Tupputi 20, Banin 15, Famurewa 2, Guardemagna, Pino, Troncori 8, Ikangi 7, Poggi 19. All. Rochiltzer

Arbitri: Cè di Cassina de Pecchi e Caroli di Milano

Parziale dei quarti: 15-8; 16-25; 21-23; 12-18

Statistiche Comark: tiri da due 16/38; tiri da tre 8/39; tiri liberi 6/13; Rimbalzi difensivi 18 (Motta 4) offensivi 10 (Motta 3) Palle perse 22 (Spatti 4, Gerosa 4, Donadoni 4); Assist 6; Stoppate 5.

Prossimo turno: giovedì 3.02 si gioca al Palablu contro ABC Robur Varese

Non porta bene l'inedito scenario del Palazzetto dello Sport di Bergamo al gruppo Under 17 della Comark che incassa la prima sconfitta stagionale casalinga ad opera della quadrata e determinata formazione di Pavia.

I Blu partono benino in avvio (15 a 8) ma non riescono mai ad incidere profondamente nell'inerzia della partita comandata costantemente dalla squadra ospite.

Il secondo periodo è un bagno di sangue per Bluorobica che oltre a subire un passivo pesante nei secondi dieci minuti (16-25) perde nettamante il confronto a rimbalzo sui palloni vaganti e su tutte le giocate di energia (31-33 al 20').

L'eqilibrio regna sovrano anche dopo l'intervallo. Pavia protegge bene il pittuarto colpendo con esecuzione chirurgica in contropiede. Il periodo ad un certo punto prende anche quota a livello di giocate (21-23) ma per i padroni di casa tutto sembra costruito sulla cartapesta.

Dopo l'ennesimo pareggio a quota 60 ad una manciata di minuti dalla fine, Bergamo fatica in modo tangibile a trovare canestri comodi, mentre Pavia alza la testa vedendo lo striscione dell'arrivo con l'inerzia in mano. Bastano due perse sanguinose a metà campo per i Blu che la partita si spacca. Pavia ne approffitta mettendo il dito nella piaga dell'indolenza altrui e come solo le proprie formazioni sanno fare, ormai da tempo, stravince in pieno controllo nell'ultimo minuto.

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