:

sabato 10 aprile 2010

CAMPIONATO UNDER 17 D'ECCELLENZA
ARMANI MILANO-COMARK BERGAMO 79-80


Campionato Under 17 d'eccellenza - 13° giornata di ritorno
Armani Junior Milano-Comark Bergamo 79-80 (50-37)


Armani: Olimpia: Amato 16, Gorla 4, De Bettin 8, Scomparin, Bartoli 13, Seratoni 8, Longoni, Cacace 26, Mantelli, Re 4, Piva, Leontini. All. Gandini
Comark: Mazzucchelli, Leone 2 (1/6), Orlandi 3 (0/3, 1/3), Azzola (0/3), Giosuè (0/2), Nava 18 (7/13, 4/8 ai liberi), Ubbiali (0/1), Piantoni 1 (1/2 ai liberi), Tedoldi 25 (7/12, 2/3, 5/8 ai liberi, 10 rimb.), Carnovali 29 (4/5, 6/10, 3/4 ai liberi, 11 rimb.), Tomasini 2 (1/3). All. Schiavi

Arbitri: Tomasoni di Mercallo e De Luca di Sesto Calende

Parziale dei quarti: 22-23; 28-14; 10-22; 19-20)

Note: uscito per cinque falli Re (Armani) Orlandi (Comark); Tiri liberi Armani 7/10, Comark 12/26; Triple Armani 6 (Amato 2, Bartoli 3, Seratoni 1); Comark 9 (Tedoldi 2, Carnovali 6, Orlandi 1);

Prossimo turno: giovedì 15 aprile alle ore 20.30 presso il Palablu di Treviglio si gioca contro Terno d'Isola.

Una Comark cinica al punto giusto espunga sudando le proverbiali sette camicie il Palalido di Milano e si proietta a grandi passi verso il titolo di Campione Regionale. A due giornate dal termine, quelli della Comark, guadagnano terreno verso il primato regionale, agevolato anche dalla sconfitta di Desio a Varese sul campo della Robur et Fides di giovedì sera.

Nella palestra secondaria del Palalido vittoria al fotofinisch per Bluorobica con l'emozionante sequela di errori dalla lunetta negli ultimi secondi di gioco a rendere ancora più equilibrato un derby ben giocato da Milano nei primi due quarti e rimesso in discussione e alla fine vinto (dopo l'intervallo) dal maggiore talento della Comark.

L'approccio alla gara pur risultando in forte equilibrio, 18-16 del 5', per passare al 22 a 23 del primo gong, ha sfumature completamente diverse. Milano con intensità, entusuasmo e ostinazione alla ricerca della carica agonistica, prova a buttare il cuore oltre l'ostacolo per battere la capolista, Bergamo con il "savoir faire" che spesso la contraddistingue, anche nei momento caldi, gioca la sua partita di alti e bassi, senza esaltarsi troppo.

Nei secondi dieci minuti le rotazioni sia da una parte che dell'altra fanno pendere il bilancino dell'equilibrio dalla parte dei padroni di casa che si alimentano in maniera accalorata e molta intensa dei primi vantaggi interni su errori dei Blu. Bartoli, Cacace e un Amato finalmente positivo, trovano giocate d'autore per vanataggi importanti (40-27 al 16') e (45-33 al 18') con i bianco-rossi indiavolati nell'atteggiamento.

Dopo l'intervallo lungo la partita ovviamente scende di tono. Milano fatica a ritrovare le necessarie energie per continuare ad essere scatenati nel gioco e intensi nell'atteggiamento, mentre Bergamo (che di energie ne aveva spese poche nei primi venti minuti) continua ad aspettare il momento buono per rientrare. E così è. Tanti errori nei primi minuti, poi qualcosa cambia e gli orobici iniziano (anche con l'aiuto della zonetta anti-armani) a ritrovare fiducia, giocate e inerzia. Prima 55 a 47 al 27' poi 56 a 51 al 29', tutti segnali importanti di rimonta che già al terzo gong (sul 60-59 all'ennesima tripla impossibile di Carnovali) si conretizza magicamente.

L'ultimo quarto è partita vera. Adesso si fa sul serio e nessuno ci sta a fare un passo indietro. Sono le giocate del solito Carnovali e di uno straordinario Marco Tedoldi (in forma smagliante da un mesetto a questa parte) a dare i primi vantaggi ospiti con relativa facilità (al 35' 64-69). Milano contro la zona stenta a trovare continuità, dovendo far giocare vicino a canestrro De Bettin, che fatica molto contro la maggiore esperienza e classe di Nava su tutti e due i lati del campo.

I vantaggi esterni negli ultimi due minuti sembrano dare fine alla gara. Bergamo cerca di controllare il risultato gestendo le giocate. Improssivamente a poco più di un minuto dalla fine, complice una percentuale ai liberi davvero disastrosa (1/8) e due perse sanguinose sulla pressione tutto campo della scarpette rosse, ridanno fuoco ad una partita che si poteva considerare finita sul + 7 a due minuti dalla fine.

Totale generale negli ultimi 8 secondi Leone fa 0/2 dalla lunetta e Nava lo imita dopo essere riuscito ad appropriarsi di un importante rimbalzo offensivo. Questa volta Cacace per l'Armani non solo conquista il rimbalzo difensivo, ma subisce un insperato fallo di Orlandi che manda in lunetta l'ex ligure. La tensione gioca un brutto scherzo anche al miglior realizzatore della Serie A di sette giorni fa contro Napoli, e un delittuoso 0/2 dalla lunetta per l'Armani fa esultare Bergamo e il suo primato.



















Nessun commento: