martedì 1 dicembre 2009
CAMPIONATO UNDER 14 OPEN (1996-97) COMARK BERGAMO-ROBUR SARONNO 106-59
Campionato Under 14 Open - 7° giornata di andata
Comark Bergamo – Robur Saronno 106-59 (62-35)
Comark: Biffi 4, Franzosi 12, Flaccadori 14, Verri 10, Rabaglio 2, Silva 5, Lussana 5, Baldi 11, Ferri 20, Tonini 7, Ornaghi 6, Viviani 10. All. Martini
Saronno: Banfi 10, Fiore 15, Quagliotti, Gorla 8, Borroni 3, Castelli 3, Bonetti 2, Calderone 3, Basilico 2, Picozzi 17, Maiocchi 4. All. Leva
Arbitro: Merisio di Caravaggio
Parziale dei quarti: 24-18, 38-15, 21-14, 23-12
Note: nessuno uscito per cinque falli. Triple Comark 3, Saronno 4
Partita molto intensa e spettacolare quella in scena al Pala Facchetti tra la prima della classe Comark e la Robur Saronno, pretendente alle prime sei posizioni, avendo vinto praticamente con lo stesso scarto dei Blu a Sarezzo, uno dei campi più difficili del girone.
Il primo quarto mantiente le aspettative, con una frazione di gioco molto vibrante giocata a grande ritmo da entrambe le formazioni, con la squadra di coach Leva che può mettere in mostra la stellina Fiore, talento dotato sia di un buon 1v1 che di un ottimo tiro da tre punti e il lungo Picozzi, autore di una prova molto sostanziosa.
I Blu ci mettono quasi un quarto intero a capire la chiave di volta della partita e gli ospiti prima conducono per gran parte del quarto poi cominciano a subire la verve dei padroni di casa che si giovano dei cambi di Silva e Baldi. E’ soprattutto Flaccadori a mantenere vivo l’attacco Comark, con Ornaghi e Ferri a mettere la giusta intensità difensiva.
Ferri che nel quarto successivo decide di mettersi a giocare forte anche in attacco, guidando l’allungo della squadra di Martini, ben supportato dalla grinta di Lussana. Ma sono le due triple quasi consecutive di Verri a distaccare ulteriormente gli ospiti, dotati comunque di talento e autori di una pallacanestro giovanile accattivante e decisamente buona.
Nel proseguo di gara si rivedono su buoni livelli anche Tonini e Franzosi, con la partita che accende i titoli di coda mentre anche Viviani trova dei buoni spunti personali.
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