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sabato 27 dicembre 2008

A COLLOQUIO CON IL RESPONSABILE DEL SETTORE GIOVANILE COMARK BERGAMO


Giunti alla pausa natalizia siamo a colloquio con il Responsabile del Settore Giovanile della Comark, Andrea Schiavi, per un primo bilancio sportivo della stagione in corso. Allora coach si aspettava un inizio di stagione in questo modo? Dopo due anni davvero eccezionali in casa Bluorobica ero pronto a tutto. Sinceramente mi aspettavo una stagione interlocutoria, calcolando che le annate di “punta” del nostro settore giovanile sono quelle dei 91 e dei 93. Sotto un certo punto di vista giocare con molti ragazzi sotto età mi spaventava un po’.

Invece a livello di risultati siete oltre ogni previsione? Beh per quanto riguarda gli Under 19 mi aspettavo e mi aspetto molto. Le tre sconfitte subite nella parte iniziale di stagione, hanno rinsaldato ancora maggiormente un gruppo su cui certamente la Società punta molto. Il terzo posto provvisorio degli Under 17 in Lombardia con due sole sconfitte (Milano e Campus) sono evidentemente la sorpresa più bella. Se non avessimo avuto il passaggio a vuoto a Varese contro gli amici del 93 allenati da Besio del Campus, avremmo potuto veramente festeggiare alla mezza impresa. Battere le quotate Robur e Whirlpool sono state due belle iniezioni di fiducia per un gruppo con molti elementi sotto età. Per quanto riguarda gli Under 15 mi aspettavo un certo miglioramento di risultati, dopo l’inserimento di elementi del calibro di Leone, Franzosi e Motta. Diciamo che siamo ancora alla ricerca della nostra vera identità, sperando di rimenere dentro nelle quattro che passeranno alla fase successiva.

E per i gruppi open che non allena lei direttamente come gli Under 14 di Zambelli e gli Under 13 di Martini cosa mi dice? Semplicemente che in Società sono l’unico capo allenatore ad avere perso partite di campionato. Di fatto l’ottimo lavoro svolto in questi mesi sia da Mauro che da Raffa (tornato dopo un paio di stagioni ad allenare i più giovani) sta dando dividendi inaspettati. Sapevamo di avere due buoni gruppi, ma ritrovarci in testa alle classifiche con il numero zero nella casella della partite perse è certamente una bella impresa. E’ vero che ogni anno Bluorobica fortifica i suoi gruppi con ragazzi fisicamente e tecnicamente interessanti residenti nelle zone limitrofe a Bergamo, ma per quanto riguarda i risultati di queste squadre, penso proprio che si possano notare ad occhio nudo professionalità e capacità d’insegnamento di istruttore come Martini e Zambelli. Raffa avendo alle spalle una esperienza decennale in campo di formazione giovanile e Mauro, grazie, oltre che alla sua passione per questo sport, anche ad una certa intraprendenza e intelligenza nell’affrontare l’attività, stanno facendo fare ai propri gruppi passi in avanti davvero ragguardevoli.

E’ plausibile sperare allora ancora in tante finali nazionali? Le sei finali nazionali negli ultimi due anni, ci hanno fatto certamente alzare il tiro. Stiamo lottando con tutti i gruppi per arrivare ad un risultato che se raggiunto rappresenterebbe davvero un exploit per tutti. Proseguire nel miglioramento individuale e di squadra, come stiamo facendo dall’inizio della stagione, è l’unica strada che conosco. Speriamo che tutto ciò possa bastare per qualificare le varie squadre alle fasi interregionali. Gli Under 19, con l’ultima vittoria prima di Natale con Casalpusterlengo, si sono garantiti una buonissima posizione. La roulette della fase interregionale sarà come al solito oltre che molto avvincente, anche molto faticosa, per poi poter arrivare alle finali di categoria. Per Under 17 e Under 15 strada lunghissima. Alla ripresa dell’attività, dopo le vacanze natalizie, ci saranno sfide davvero importanti. Desio e Cantù per il gruppo 92-93 e Tradate e Desio per i 94 rappresenteranno ostacoli non decisivi, ma certamente significativi per il raggiungimento degli obiettivi descritti in precedenza.

I nuovi arrivati in maglia Comark come si stanno comportando? Abbiamo avuto la fortuna di avere tanti ragazzi “di talento”, che durante l’estate hanno scelto d’intraprendere la carriera giovanile proprio da noi. Dal più “vecchio” Giorgio Carrara (classe 91) che si è sempre allenato con dedizione ed efficacia in queste settimane, fino ai vari Fagiuoli, Nava, Leone, Teri e Moretti inseriti nel gruppo Under 17 che si stanno adoperando per poter assecondare al meglio le richieste tecniche dello staff. Proprio Andrea Leone adattandosi velocemente alle richieste ha contribuito fattivamente fin da subito al miglioramento tecnico-tattico delle due squadre dove evoluisce. Gli altri ragazzi Franzosi, Motta e Finulli inseriti nel gruppo Under 15 e i più giovani, Scaini, Gerosa, Flaccadori e Silva arruolati tra Under 14 e Under 13, hanno migliorato inequivocabilmente in termini di qualità, i gruppi dove sono stati inseriti.

L’esperienza di prestare i giocatori Under 19 in doppio tesseramento come la giudica dopo qualche mese di attività? Avrei pagato di tasca mia per vedere qualcuno dei ragazzi del 91 in prima squadra alla Blu Basket. Vedere Planezio entrare e giocare alla pari degli altri in un campionato dove ad oggi l’unico 91 in Italia che abbia minutaggi rispettabili è proprio Marco mi riempie d’orgoglio e inizia a ripagare gli sforzi fatti dalla Società in questi anni. Il coraggio e la grande professionalità di Lino Frattin ha accelerato questo importante primo tassello. E’ chiaro che guardando le varie esperienze anche degli altri ragazzi, possiamo certo migliorare tanti piccoli dettagli. Scendere di categoria essendo però determinanti per la propria squadra, piuttosto che stare seduto a vedere gli altri giocare, mi sembra il passo successivo, rispetto a quanto sta accadendo in talune situazioni. Avevamo messo in preventivo però che nella prima parte della stagione agonistica, con il primo periodo d’inserimento i “nostri” giovani avessero riscontrato le normali difficoltà in un cambio di metodologia e di ruoli. Sono però convinto che nella seconda parte della stagione chi sta giocando meno, possa davvero crescere e maturare per finire in crescendo. Sotto quest’ottica avere anche degli allenatori compiacenti che con coraggio “rischiano” in campo ragazzi così giovani, è un altro fattore importante nella costruzione delle varie collaborazioni.

Ma Bluorobica non potrebbe avere una propria prima squadra a livello senior? Non sono certo io la persona più adatta a rispondere a questa domanda, anche se mi sento in parte in grado di poterla condividere. Non sempre però la realtà locale e i regolamenti federali ti permettono le possibilità che cerchi. Potrebbe essere una buona idea. Abbiamo davanti agli occhi l’esempio di Biella che con il proprio gruppo Under 19 (tutti del 90 e del 91) sta facendo il campionato di serie C dil. con discreti risultati, dopo aver ottenuto la promozione dalla C/2 lo scorso anno. Dobbiamo costruire i migliori giocatori possibili, poi il modo come farli giocare nei campionati senior lo troveremo certamente cercando di eliminare i problemi che possono rallentare o fermare il progredire di ognuno.

Cosa si aspetta dal 2009? Semplicemente di proseguire nell’attività, oltre che nella solita speciale serenità condivisa con i miei collaboratori, anche nella convinzione, surrogata dai fatti, che stiamo facendo qualcosa di grande e che per questo dobbiamo ringraziare tutti quelli che credono fortemente nel progetto. In cinque anni abbiamo fatto molto e certamente molto potrà essere ancora fatto. Qualcuno disse: “Comportarci con dignità altro non è che permette agli altri di essere liberamente se stessi”. Sono convinto che per creare le migliori basi per far crescere al meglio i nostri giovani giocatori serva fiducia, passione e capacità. Se un ragazzo aspetta il suo allenatore, da lui imparerà tutto!!

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