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mercoledì 21 novembre 2007

INTERVISTA A TOMMASO CARNOVALI

DI RITORNO DAL RADUNO CON LA NAZIONALE


Di ritorno dal Raduno della Nazionale Under 15 (1993) bluorobica.com prende spunto di questa importante chiamata azzura per fare quattro chiacchere con Tommaso Carnovali, alla sua quarta stagione in maglia Bluorobica.

Allora Tommaso una nuova convocazione con la Nazionale Italiana, questa volta con i migliori 32 giovani giocatori di classe 1993. Te l'aspettavi? Beh sinceramente no. Sapevo che avevo fatto progressi e continuando ad allenarmi stavo facendo sempre meglio anche se mi rendo conto che ci vuole ancora moltissimo per riempire il mio bagaglio tecnico! Di certo comunque una bella esperienza e sono contento di esserci stato!

Che tipo di esperienza è stata a livello tecnico? Che tipo di esercizi avete fatto? E' stata un esperienza molto dura basata principalmente da una forte applicazione difesiva, sopratuttto sulla palla, con anticipi e contropiede. Meno male che erano soli tre i giorni di allenamento perchè ho faticato moltissimo a livello di intensità dovuto sopratutto alla mia scarsa difesa in anticipo e sulla palla! Quindi per me è stato un doppio impegno...

Chi ti ha impressionato positivamente tra i convocati presenti al tuo raduno? Beh, direi che il livello dei ragazzi era molto alto e perciò più divertente allenarsi e giocarci contro... però se devo dire un giocatore che mi ha impressionato dico Monaldi di Siena ex Lottomatica. Davvero uno dei più forti giovani Under 15 del momento.

Che cosa porti a casa da una esperienza del genere e che obiettivi ti proponi per il proseguo della stagione? Per me è stata una bellissima e faticosa esperienza dove ho cercato, ovviamente nelle mie possibilità, di dare il 110% che avevo nel corpo. Questa esperienza mi ha aiutato anche a migliorare nei miei difetti vedi mano destra e anticipo forte sulla palla. (andre... non preoccuparti, prima o poi ce la farò!!!) Ovviamente pretendere da me stesso un miglioramento repentino nei miei difetti è base essenziale per poter proseguire nel sogno di rimanere a contatto con il circuito delle nazionali giovanili, oltre che la strada obbligata per procedere nel miglioramento individuale.

La cosa più bella e quella più brutta di essere chiamati ad un raduno della Nazionale? Le cose belle di un raduno nazionale sono molte!! La prima forse scontata è che rappresentare e vestire la maglia italiana non capita a tutti e neanche in tanti momenti della nostra carriera... inoltre hai una motivazione in più... cioè cercare di giocare ed allenarti pensando e dando quello che avrebbero dato altri ragazzi che non sono riusciti a andare così in alto ma che pagherebbero per entrarci. Il lato più difficile (amche se non lo definerei negativo) di questa esperienza è il programma giornaliero davvero molto impegnativo. Sveglia 7 e 15 colazione poi dalla 9 alle 12 allenamento. Pranzo. Due ore di riposo e poi allenamento dalla 16 alle 19. Serve molto fisico e non solo... a sopportare allenamenti duri e intensi come quelli della nazionale.
Per ultima cosa ringrazio la Società Bluorobica gli Autisti e tutti i miei Compagni di Squadra con cui mi diverto e gioco ogni giorno con molta voglia e con molto divertimento. Un grazie anche al coach sperando di non aver sfigurato e che mi possano richiamare... alla prossima... Ciaooooooo!!

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