Penso di essere
una delle due persone in Italia (la seconda Γ¨ il nostro coach Fabrizio Longano)
a non avere alcun vissuto social sia che si tratti di Facebook,
WhatsApp, Instagram e/o chat di varia natura che dir si voglia, e quindi
ammetto di non essere compiutamente al corrente o informato di tutto quello che
si “agita” all’interno di questi, ma le parole del Presidente Andreini che ho
letto stamane sul nostro sito mi hanno raggelato.
Non posso (e non
voglio) credere a quello che traspare in tutta la sua chiarezza in tali parole,
la cui amarezza di fondo e lo scoramento che le accompagna mai mi era capitato
di percepire in Paolo, che ormai conosco dalla metΓ degli anni ’90 quando,
purtroppo per lui e per gli altri amici che animavano il settore giovanile e la
prima squadra dell’allora Scame Torre Boldone, ritenne di fare leva sulla mia
passione per questo sport per farmi “rientrare” in quel mondo che non avevo piΓΉ
frequentato con ruoli attivi una volta smesso di giocare e che invece si Γ¨
rivelato foriero di soddisfazioni sportive e, ancor di piΓΉ, di rapporti umani
duraturi con ragazzi, allenatori, genitori, che per fortuna proseguono anche
oggi.
Non posso (e non
voglio) credere che oggi sul sito della “nostra” Bluorobica, quella che ci ha
visto partire dai campionati provinciali nel 2003 sino a girare in lungo ed il
largo l’Italia sino a sfiorare due volte uno scudetto, quella Bluorobica che
per anni Γ¨ stata oggetto di svariati tentativi di imitazione come la “Settimana
Enigmistica” (qualcuno si Γ¨ chiesto chi Γ¨ stata la societΓ in Lombardia che per
prima ha fatto disputare un campionato senior ai propri under 18/19/20 per dar
loro una prima esperienza nel mondo senior prima di sbarcarvi dopo l’esaurirsi
delle annate giovanili???), si debba leggere di “assenza di rispetto
dei ruoli”, di “incapacitΓ dei ragazzi e soprattutto delle famiglie di
accettare ed interpretare il proprio ruolo in modo onesto e corretto”.
Certo,
Bluorobica Γ¨ innanzitutto una societΓ di pallacanestro che svolge attivitΓ di
“eccellenza”. Nonostante la relativamente giovane etΓ (Γ¨ stata infatti fondata
nel 2003), Bluorobica Γ¨ da tempo unanimamente riconosciuta dagli addetti ai
lavori come una delle piΓΉ importanti realtΓ giovanili a livello nazionale sia
per i risultati conseguiti che per il numero di giocatori che hanno militato
nelle sue fila e che ora giocano in categorie professionistiche o
semi-professionistiche.
Per chi non
conosce a fondo la storia di Bluorobica, ricordo che le nostre squadre
giovanili hanno preso parte ad innumerevoli Finali Nazionali (così a memoria
ben 18, ma se sbaglio Γ¨ per “difetto” e non certo per eccesso), raggiungendo
per ben 7 volte l’ingresso nelle prime quattro squadre d’Italia (Under 15
nel 2011, 2012 e 2013; Under 16 nel 2007; Under 17 nel 2010 e
2012; Under 19 nel 2010) e disputando due finali scudetto (Under 17
nel 2010 ed Under 15 nel 2011), senza dimenticare i due titoli Italiani Join
The Game rispettivamente conseguiti nel 2007 e nel 2011. Per certi versi da
“lustrarsi gli occhi” il numero dei giocatori formati nelle giovanili di
Bluorobica che in soli quindici anni di attivitΓ hanno trovato spazio nei
principali campionati nazionali di serie “A1”, “A2” e “B”: Diego Flaccadori,
Davide Reati, Nicola Savoldelli, Tommaso Carnovali, Roberto Marulli, Marco
Planezio, Alessandro Spatti, Mattia Franzoni, Simone Tomasini, Marco Tedoldi,
Claudio Gotti, Marco Azzola, Riccardo Crippa, Andrea Mazzucchelli, Sebastiano
Bianchi, Loris Giacchetta, Francesco Nava, Andrea Leone, Antonio Lorenzetti,
Pietro Permon, Marco Pasqualin, Lorenzo Rota, Alberto Moretti, Andrea
Mezzanotte, Nicholas Dessì, questi solo per ricordare quelli degli ultimi 5
anni, così come non si contano i giocatori che hanno calcato ovvero stanno
tutt’oggi calcando con successo i campi della “C Gold” e della Serie “C
Silver”. Numerosi anche gli Atleti che hanno avuto l’onore di indossare la
maglia azzurra delle nazionali di categoria sia in occasione di Tornei
Internazionali (Marco Planezio, Roberto Marulli, Claudio Gotti, Simone
Tomasini, Tommaso Carnovali, Nicholas Dessì, Andrea Albertini) che nei relativi
Campionati Europei o Mondiali Giovanili (Alessandro Spatti, Diego Flaccadori,
Nicola Savoldelli, Andrea Mezzanotte).
Ai ragazzi che
oggi fanno parte del nostro settore giovanile che leggono avidamente ogni
giorno il nostro sito, con parecchi dei quali (penso alle annate 2002, 2003 e
2004, ma prima ancora del 1993, del 1994, del 1995, del 1997, del 1998 e del
1999) ho avuto il piacere di condividere delle bellissime annate sportive
dentro e soprattutto fuori dal campo e che porto tutti nel cuore, nessuno
escluso, voglio ancora una volta ricordare che questo elenco di ragazzi prima e
giocatori oggi, di traguardi conseguiti, di avventure vissute, risulterebbe del
tutto “freddo” e totalmente inutile se alle loro capacitΓ tecniche costoro non
avessero unito le altrettanto indispensabili qualitΓ personali, caratteriali,
umane. Ai ragazzi usciti dal nostro settore giovanile che sono entrati nel
mondo del basket senior a qualunque livello, prima ancora delle loro qualitΓ
come giocatori sono state riconosciute da tutti gli allenatori che li hanno
avuti alle loro dipendenze una importante etica del lavoro, una inossidabile
educazione fuori e dentro il campo, un costante rispetto delle regole e dei
ruoli.
Per diventare
un giocatore di pallacanestro nel vero senso della parola, ed a prescindere
dalla categoria nella quale le vostre doti fisiche e tecniche vi porteranno,
esiste un solo ed unico modo universalmente riconosciuto. Non esistono
scorciatoie o “Piani B”, nonostante quello che alcuni vogliono far credere.
Il
“giocatore” di pallacanestro e, ancor piΓΉ, il giocatore Bluorobica deve essere
innanzitutto
·
Una persona “innamorata” del proprio sport,
dotata di spirito di sacrificio e di grande attitudine al lavoro, consapevole
che solo il costante impegno in allenamento potrΓ renderlo il migliore
giocatore possibile un giocatore migliore;
·
Un ragazzo rispettoso dei propri compagni di
squadra, di tutti i membri dello Staff Tecnico e Dirigenziale, cercando di
“rubare i segreti” dagli atleti di maggiore etΓ ed essere di esempio con il
proprio atteggiamento per quelli piΓΉ giovani;
·
Non manifestare mai pubblicamente il proprio
disappunto per una decisione del proprio Allenatore oppure per un errore di un
compagno; qualora lo ritenga necessario, puΓ² chiedere un colloquio in privato
con l’Allenatore e/o il proprio Dirigente Responsabile, preferibilmente lontano
dal contesto emotivo della partita;
·
Rispettare le decisioni dei Direttori di Gara
senza eccedere in plateali contestazioni, così come sa contenersi nelle
manifestazioni di gioia dopo una vittoria e nella frustrazione dopo una
sconfitta;
·
Presentarsi alla seduta di allenamento con 15
minuti di anticipo rispetto all’orario prefissato, in modo tale da essere
pronto ad iniziare il lavoro in palestra non appena quest’ultimo ha inizio;
·
Avvisare sempre per tempo il proprio Allenatore
dell’impossibilitΓ a partecipare ad un allenamento oppure ad una partita per
consentirgli di organizzare al meglio il proprio lavoro in palestra;
·
Essere puntuale nel presentarsi nel luogo
concordato per la partenza delle trasferte, avvisando con congruo anticipo il
proprio Allenatore dell’intervenuta necessitΓ di raggiungere il campo di gioco
con mezzi propri;
·
Essere responsabile della propria divisa da
gioco e del materiale tecnico ed extra-sportivo che ha ricevuto dalla SocietΓ :
avere cura delle proprie cose Γ¨ sinonimo di attenzione, disciplina e dedizione;
·
Essere rispettoso degli spogliatoi e delle
palestre ove svolge la propria attivitΓ , della panchina utilizzata durante le
partite e dei mezzi della SocietΓ utilizzati per le trasferte: sono beni di
utilizzo comune ed Γ¨ giusto che vengano usati con cura ed attenzione. Il minimo
da garantire Γ¨ lasciare gli ambienti al termine dell’utilizzo senza rifiuti;
·
Ha sempre ben presente quali sono i propri
impegni sportivi ed extra sportivi, soprattutto e prima di tutto scolastici,
pianificando al meglio l’utilizzo del proprio tempo libero per riuscire al
meglio in ogni cosa che fa (meglio mezz’ora in meno di playstation ed un’ora in
piΓΉ di studio che rinunciare ad un allenamento……….).
Non posso (e
non voglio) credere che i ragazzi che oggi compongono il nostro settore
giovanile non si rispecchino completamente nelle caratteristiche sopra
elencate.
Non posso (e
non voglio) credere che non continueranno a lavorare per diventare i migliori
giocatori ed i migliori ragazzi possibili e che questo potrΓ avvenire solo
grazie ad abnegazione, impegno, educazione e rispetto reciproci, perchΓ© in
campo le chiacchere stanno sempre e solo a zero.
Forza
ragazzi…..continuiamo ad esultare per le vittorie, a prendercela per le
sconfitte, a ridere nei viaggi in pulmino, a lavorare e sudare per raggiungere
un traguardo, a fare il “conto alla rovescia” dai primi di agosto dei giorni
che mancano agli inizi degli allenamenti… andiamo a divertirci nel praticare al
miglior livello possibile lo sport del nostro cuore, ve lo dice uno che anche
se oggi ha “XX” anni (non ve lo dico certo quanti sono…), quando si siede in
panchina accanto a voi oppure vi dΓ “5” durante la ruota del riscaldamento
pre-partita vorrebbe solo essere al vostro posto……….
L'Accompagnatore