All’inizio si chiamava Or.Sa., acronimo di “Oratorio salesiano”: praticamente era la squadra della parrocchia di Treviglio. Sono passati 45 anni, oggi si chiama Blu Basket ma la società è la stessa, con il numero di affiliazione Fip 1010 divenuto ormai un simbolo. Anche la filosofia è rimasta identica, perfino adesso che si trova in A-2: valorizzare i giovani. Coach Vertemati, al sesto anno alla guida della squadra, è ideale per progetti di questo respiro. Dopo un avvio altalenante, per la prima volta in stagione ha vinto tre gare di fila, risalendo in piena zona playoff nel girone Ovest. Deve ancora recuperare due partite della fase di andata e vincendo potrebbe conquistare le Final Eight di Coppa Italia. Risultato che non stupirebbe, per una società solida che fa della programmazione il proprio credo.
IL TERRITORIO — Treviglio è punto di riferimento nel panorama cestistico bergamasco: ha legato il proprio vivaio ad un centro d’eccellenza a livello giovanile come la Bluorobica, porta la pallacanestro nelle scuole con il progetto “Imparo basket” e vanta una rete di quasi una sessantina di sponsor e sostenitori nel territorio. Ha prodotto campioni come Alberto “Lupo” Rossini e Diego Flaccadori e sta festeggiando il 45° con varie iniziative, tra cui un annullo postale con le Poste italiane, andato a ruba tra tifosi e appassionati di filatelia.
LA CRESCITA — La storia societaria, raccontata in un libro-diario scritto da Alberto Mattioli, è quello di cui a Treviglio vanno più fieri: un cammino immacolato dal campionato di promozione al basket che conta, mai una retrocessione o una acquisizione di diritti sportivi. Sfiorata sul campo negli anni Duemila, l’A-2 è arrivata nel 2015 grazie alla riforma dei campionati e la società del presidente Gianfranco Testa si è strutturata per competere a questi livelli: la dimensione non è più solo locale, gli abbonati (circa 650) sono in crescita costante, così come gli appassionati collegati sui social network e gli ingressi al PalaFacchetti (1.500 di media).
MIX TECNICO — Il roster combina talenti promettenti e giocatori di categoria, con una coppia di stranieri davvero indovinata. I giovani lanciati quest’anno da coach Vertemati sono Cesana e Nwohuocha (campioni d’Italia U20 con Cantù), Pecchia dell’Olimpia Milano, Mezzanotte e Dessì della Bluorobica. Le chiocce dello spogliatoio Lele Rossi e Tommaso Marino, supportati da Genovese e Marini, dal lituano Sorokas e Sollazzo (secondo Usa nella storia della Blu Basket): giocatori di sistema che all’occorrenza sanno prendersi le proprie responsabilità. L’obiettivo? I playoff, sfumati l’anno scorso proprio all’ultimo. I numeri per farcela e per affermarsi nei piani alti della A-2 ci sono tutti.
Alberto Mariutto
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