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martedì 15 maggio 2018

LETTERA APERTA DEL NOSTRO
PIERO MAZZUCCHELLI
NON POSSO (NE' VOGLIO) CREDERE


Penso di essere una delle due persone in Italia (la seconda è il nostro coach Fabrizio Longano) a non avere alcun vissuto social sia che si tratti di Facebook, WhatsApp, Instagram e/o chat di varia natura che dir si voglia, e quindi ammetto di non essere compiutamente al corrente o informato di tutto quello che si “agita” all’interno di questi, ma le parole del Presidente Andreini che ho letto stamane sul nostro sito mi hanno raggelato.

Non posso (e non voglio) credere a quello che traspare in tutta la sua chiarezza in tali parole, la cui amarezza di fondo e lo scoramento che le accompagna mai mi era capitato di percepire in Paolo, che ormai conosco dalla metà degli anni ’90 quando, purtroppo per lui e per gli altri amici che animavano il settore giovanile e la prima squadra dell’allora Scame Torre Boldone, ritenne di fare leva sulla mia passione per questo sport per farmi “rientrare” in quel mondo che non avevo più frequentato con ruoli attivi una volta smesso di giocare e che invece si è rivelato foriero di soddisfazioni sportive e, ancor di più, di rapporti umani duraturi con ragazzi, allenatori, genitori, che per fortuna proseguono anche oggi. 

Non posso (e non voglio) credere che oggi sul sito della “nostra” Bluorobica, quella che ci ha visto partire dai campionati provinciali nel 2003 sino a girare in lungo ed il largo l’Italia sino a sfiorare due volte uno scudetto, quella Bluorobica che per anni è stata oggetto di svariati tentativi di imitazione come la “Settimana Enigmistica” (qualcuno si è chiesto chi è stata la società in Lombardia che per prima ha fatto disputare un campionato senior ai propri under 18/19/20 per dar loro una prima esperienza nel mondo senior prima di sbarcarvi dopo l’esaurirsi delle annate giovanili???), si debba leggere di “assenza di rispetto dei ruoli”, di “incapacità dei ragazzi e soprattutto delle famiglie di accettare ed interpretare il proprio ruolo in modo onesto e corretto”.

Certo, Bluorobica è innanzitutto una società di pallacanestro che svolge attività di “eccellenza”. Nonostante la relativamente giovane età (è stata infatti fondata nel 2003), Bluorobica è da tempo unanimamente riconosciuta dagli addetti ai lavori come una delle più importanti realtà giovanili a livello nazionale sia per i risultati conseguiti che per il numero di giocatori che hanno militato nelle sue fila e che ora giocano in categorie professionistiche o semi-professionistiche.

Per chi non conosce a fondo la storia di Bluorobica, ricordo che le nostre squadre giovanili hanno preso parte ad innumerevoli Finali Nazionali (così a memoria ben 18, ma se sbaglio è per “difetto” e non certo per eccesso), raggiungendo per ben 7 volte l’ingresso nelle prime quattro squadre d’Italia (Under 15 nel 2011, 2012 e 2013; Under 16 nel 2007; Under 17 nel 2010 e 2012; Under 19 nel 2010) e disputando due finali scudetto (Under 17 nel 2010 ed Under 15 nel 2011), senza dimenticare i due titoli Italiani Join The Game rispettivamente conseguiti nel 2007 e nel 2011. Per certi versi da “lustrarsi gli occhi” il numero dei giocatori formati nelle giovanili di Bluorobica che in soli quindici anni di attività hanno trovato spazio nei principali campionati nazionali di serie “A1”, “A2” e “B”: Diego Flaccadori, Davide Reati, Nicola Savoldelli, Tommaso Carnovali, Roberto Marulli, Marco Planezio, Alessandro Spatti, Mattia Franzoni, Simone Tomasini, Marco Tedoldi, Claudio Gotti, Marco Azzola, Riccardo Crippa, Andrea Mazzucchelli, Sebastiano Bianchi, Loris Giacchetta, Francesco Nava, Andrea Leone, Antonio Lorenzetti, Pietro Permon, Marco Pasqualin, Lorenzo Rota, Alberto Moretti, Andrea Mezzanotte, Nicholas Dessì, questi solo per ricordare quelli degli ultimi 5 anni, così come non si contano i giocatori che hanno calcato ovvero stanno tutt’oggi calcando con successo i campi della “C Gold” e della Serie “C Silver”. Numerosi anche gli Atleti che hanno avuto l’onore di indossare la maglia azzurra delle nazionali di categoria sia in occasione di Tornei Internazionali (Marco Planezio, Roberto Marulli, Claudio Gotti, Simone Tomasini, Tommaso Carnovali, Nicholas Dessì, Andrea Albertini) che nei relativi Campionati Europei o Mondiali Giovanili (Alessandro Spatti, Diego Flaccadori, Nicola Savoldelli, Andrea Mezzanotte).

Ai ragazzi che oggi fanno parte del nostro settore giovanile che leggono avidamente ogni giorno il nostro sito, con parecchi dei quali (penso alle annate 2002, 2003 e 2004, ma prima ancora del 1993, del 1994, del 1995, del 1997, del 1998 e del 1999) ho avuto il piacere di condividere delle bellissime annate sportive dentro e soprattutto fuori dal campo e che porto tutti nel cuore, nessuno escluso, voglio ancora una volta ricordare che questo elenco di ragazzi prima e giocatori oggi, di traguardi conseguiti, di avventure vissute, risulterebbe del tutto “freddo” e totalmente inutile se alle loro capacità tecniche costoro non avessero unito le altrettanto indispensabili qualità personali, caratteriali, umane. Ai ragazzi usciti dal nostro settore giovanile che sono entrati nel mondo del basket senior a qualunque livello, prima ancora delle loro qualità come giocatori sono state riconosciute da tutti gli allenatori che li hanno avuti alle loro dipendenze una importante etica del lavoro, una inossidabile educazione fuori e dentro il campo, un costante rispetto delle regole e dei ruoli.

Per diventare un giocatore di pallacanestro nel vero senso della parola, ed a prescindere dalla categoria nella quale le vostre doti fisiche e tecniche vi porteranno, esiste un solo ed unico modo universalmente riconosciuto. Non esistono scorciatoie o “Piani B”, nonostante quello che alcuni vogliono far credere.
Il “giocatore” di pallacanestro e, ancor più, il giocatore Bluorobica deve essere innanzitutto
·         Una persona “innamorata” del proprio sport, dotata di spirito di sacrificio e di grande attitudine al lavoro, consapevole che solo il costante impegno in allenamento potrà renderlo il migliore giocatore possibile un giocatore migliore;
·         Un ragazzo rispettoso dei propri compagni di squadra, di tutti i membri dello Staff Tecnico e Dirigenziale, cercando di “rubare i segreti” dagli atleti di maggiore età ed essere di esempio con il proprio atteggiamento per quelli più giovani;
·         Non manifestare mai pubblicamente il proprio disappunto per una decisione del proprio Allenatore oppure per un errore di un compagno; qualora lo ritenga necessario, può chiedere un colloquio in privato con l’Allenatore e/o il proprio Dirigente Responsabile, preferibilmente lontano dal contesto emotivo della partita;
·         Rispettare le decisioni dei Direttori di Gara senza eccedere in plateali contestazioni, così come sa contenersi nelle manifestazioni di gioia dopo una vittoria e nella frustrazione dopo una sconfitta;
·         Presentarsi alla seduta di allenamento con 15 minuti di anticipo rispetto all’orario prefissato, in modo tale da essere pronto ad iniziare il lavoro in palestra non appena quest’ultimo ha inizio;
·         Avvisare sempre per tempo il proprio Allenatore dell’impossibilità a partecipare ad un allenamento oppure ad una partita per consentirgli di organizzare al meglio il proprio lavoro in palestra;
·         Essere puntuale nel presentarsi nel luogo concordato per la partenza delle trasferte, avvisando con congruo anticipo il proprio Allenatore dell’intervenuta necessità di raggiungere il campo di gioco con mezzi propri;
·         Essere responsabile della propria divisa da gioco e del materiale tecnico ed extra-sportivo che ha ricevuto dalla Società: avere cura delle proprie cose è sinonimo di attenzione, disciplina e dedizione;
·         Essere rispettoso degli spogliatoi e delle palestre ove svolge la propria attività, della panchina utilizzata durante le partite e dei mezzi della Società utilizzati per le trasferte: sono beni di utilizzo comune ed è giusto che vengano usati con cura ed attenzione. Il minimo da garantire è lasciare gli ambienti al termine dell’utilizzo senza rifiuti;
·         Ha sempre ben presente quali sono i propri impegni sportivi ed extra sportivi, soprattutto e prima di tutto scolastici, pianificando al meglio l’utilizzo del proprio tempo libero per riuscire al meglio in ogni cosa che fa (meglio mezz’ora in meno di playstation ed un’ora in più di studio che rinunciare ad un allenamento……….). 

Non posso (e non voglio) credere che i ragazzi che oggi compongono il nostro settore giovanile non si rispecchino completamente nelle caratteristiche sopra elencate.

Non posso (e non voglio) credere che non continueranno a lavorare per diventare i migliori giocatori ed i migliori ragazzi possibili e che questo potrà avvenire solo grazie ad abnegazione, impegno, educazione e rispetto reciproci, perché in campo le chiacchere stanno sempre e solo a zero

Forza ragazzi…..continuiamo ad esultare per le vittorie, a prendercela per le sconfitte, a ridere nei viaggi in pulmino, a lavorare e sudare per raggiungere un traguardo, a fare il “conto alla rovescia” dai primi di agosto dei giorni che mancano agli inizi degli allenamenti… andiamo a divertirci nel praticare al miglior livello possibile lo sport del nostro cuore, ve lo dice uno che anche se oggi ha “XX” anni (non ve lo dico certo quanti sono…), quando si siede in panchina accanto a voi oppure vi dà “5” durante la ruota del riscaldamento pre-partita vorrebbe solo essere al vostro posto……….  

L'Accompagnatore

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