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sabato 20 novembre 2010

CAMPIONATO UNDER 14 OPEN (1997)
ARMANI MILANO-COMARK BERGAMO 58-68


Campionato Under 14 Open - 7° giornata di andata
Armani Junior Milano - Comark Bergamo 58-68 (33-29)


Armani: Zanello 2, Tiengo, Villa 6, Rossi 7, Oppizzi 2, Garini 2, Asiedu 7, Malgrati 3, Ciangio 12, Di Meco 8, Mori, Folgioni 9. All. Monguzzi
Comark: Ubiali 8, Savoldelli 29, Piziali, Biccafurni, Viola 2, Veronesi 4, Fumagalli 12, Bassi 6, Nani 4, Rabaglio, Norbis 5. All. Braga

Arbitro: Giovannetti di Milano

Parziale dei quarti: 9-12; 24-17; 11-22; 14-16

Statistiche Comark: Tiri da due 24/69 (38%), tiri da tre 0/10, tiri liberi 20/32 (62%), Rimbalzi difensivi 34 (Bassi 9), offensivi 9 (Norbis 4), Assist 6, Palle perse 18 (Savoldelli 6), recuperate 15 (Savoldelli 4), Stoppate 7 (Fumagalli 3), falli fatti 29, falli subiti 23.

MVP: Daniele Fumagalli (Comark Bergamo) 6/7 da due, 0/1 da tre, 6 rimbalzi, 4 recuperi, 3 stoppate date in 25'

Prossimo turno: domenica 28.11 alle ore 15.00 si gioca a Cremona contro la Vanoli

E' la vera classica vittoria di squadra quella interpretata alla perfezione, davanti ad un folto pubblico, nella palestra secondaria del Palalido di Milano, dal gruppo Under 14 Open di Bergamo. Una vittoria voluta, cercata e alla fine anche meritata per i Blu, visto e considerato la maggiore quantità di "cose belle" prodotte da Savoldelli e compagni durante tutto l'arco dei 40 minuti di gioco.

Non capita tutti i giorni di battere i Campioni Regionali in carica, per di più a domicilio, dimostrando con i fatti che il percorso di crescita di un gruppo da "primi della classe" iniziato mesi fa sta dando i frutti sperati, sia in termini di risultati agonistici, sia nel miglioramento individuale dei singoli.

In avvio la partita è contratta. Si fatica a trovare giocate degne di nota. L'intensità e una carica agonisitca da sfida al vertice mette pressione un po' a tutti. Bassi rompe gli indugi con una prodezza da sotto e Malgrati da oltre l'arco inizia le segnature anche per le scarpette rosse. Fumagalli due volte punisce dal pitturato la difesa di casa, ma è Norbis a rimbalzo che firma il 9 a 12 ospite al primo gong.

Nel secondo periodo le mani si scaldano e le prodezze individuali diventano continui raggi di sole. Il play tascabile Villa (Armani) lascia "seduto" un paio di volte il collega Nani (sponda Comark) negli uno contro uno in campo aperto, dando inerza vera al tifo Armani proveniente dalla panchina. E' lo stesso Matteo Nani che punzecchiato a dovere nell'orgoglio, trova iniziative importanti per i Blu dando comunque l'impressione di poter controllare lo svantaggio. Savoldelli, dopo un avvio a fari spenti, inizia a macinare come al solito giocate di buona qualità e la partita oltre che essere equilibrata diventa anche bella (33-29).

E' solo dopo l'intervallo che la Comark inserisce le marce alte e con l'ausilio del quintetto operario, traduce in fatti gli intenti pensati prima del match. Fumagalli ruba palla e s'invola in campo aperto. Ubiali finalmente prende fiducia e dimostra di avere tecnica e faccia tosta in campo. Da solo piazza un 6 a 0 mortifero per i padroni di casa che subiscono il colpo e vanno alle corde. Savoldelli pur non essendo preciso nelle percentuali (7/30 da campo, 12/16 ai liberi, 8 rimbalzi, 12 falli subiti, 3 assist) declina alla perfezione il ruolo del play, pennellando i tre assist di giornata uno in fila all'altro nel momento clou. Il parziale del tempo è tosto da digerire per l'Armani (11 a 22) che porta gli ospiti dal meno 4 dell'intervallo ad un propizio più 8 al trentesimo con tutta l'inerzia a favore.

Il sistema offensivo dell'Armani non riesce più a trovare la giusta efficacia e Bluorobica controlla "con esperienza" anche nell'ultimo quarto. Il vantaggio arriva anche a 14 punti con due prodezze di Francesco Veronesi dentro nell'area avversaria. Savoldelli continua con le prolifiche gite in lunetta per i falli subiti e Milano solo nell'ultimo minuto riesce a ridurre lo svantaggio chiudendo in modo onorevole a meno dieci.

Bergamo sbanca il Palalido e la notizia è già di per se importante. Il primato in classifica (per quello che conta) è la migliore dimostrazione di attitudini, voglia e determinazione. Milano si arrende con l'onore delle armi e da domani le occasioni non le mancheranno per poter crescere e migliorare ancora.















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