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sabato 30 ottobre 2010

DAL SITO DEL COMITATO REGIONALE LOMBARDO
INTERVISTA AL NUOVO RTT ANDREA SCHIAVI


Dal sito del CRL. Testo a cura di Giuseppe Sciascia.

Parla a ruota libera ed a cuore aperto Andrea Schiavi: il 43enne tecnico varesino esprime le sue prime sensazioni dopo aver assunto l’incarico di Referente Tecnico Territoriale sostituendo Enrico Rocco (ossia l’allenatore che lo aveva coinvolto nello staff delle Selezioni Regionali Maschili), cui il responsabile delle giovanili della Blu Orobica dedica un ringraziamento sentito per l’opera prestata negli scorsi anni: “Il primo ringraziamento fatto con il cuore va al Presidente Enrico Ragnolini e al Consiglio Direttivo del Comitato Regionale Lombardo per aver portato avanti la mia candidatura come Referente Tecnico Territoriale. Il secondo “grazie” va a Enrico Rocco, per il lavoro svolto in questi ultimi tre anni a servizio dell’attività cestistica della Lombardia e i due secondi posti al Trofeo delle Regioni con le annate 93 e 94 sono il segno più evidente di un lavoro fatto con cura, intelligenza e capacità. L’emozione di essere l’RTT della Lombardia è forte e sinceramente non pensavo si potesse pensare a me come alla persona giusta per questo tipo di lavoro”.

Il nuovo RTT “fotografa” così la situazione del movimento giovanile regionale e ribadisce il valore delle esperienze delle selezioni CRL come ulteriore punto di crescita dei giovani prospetti delle annate coinvolte dal PQT, senza sovrapporsi al lavoro di base svolto nel contesto delle società: “La Lombardia ha tanti bravi allenatori di settore giovanile e ha al proprio interno tante società che si stanno adoperando, soprattutto nell’ultimo periodo, per migliorare qualitativamente la nostra attività giovanile. Sono certo che questi sforzi porteranno benefici innegabili anche all’attività delle selezioni regionali. I primi obiettivi come RTT sono quelli di provare a far condividere in maniera più forte e più sentita una attività provinciale e regionale che, a mio modo di vedere, rappresenta una possibilità in più per i ragazzi inseriti nei vari progetti. Sono convinto della bontà delle tante società che operano al meglio nella nostra regione con i giovani e per i giovani; ma avere una possibilità in più, come solo le selezioni regionali - o in un successivo momento le selezioni nazionali - sanno fare, deve rappresentare un obiettivo condiviso da tutti gli operatori del settore. Un altro obiettivo riguarda i tanti ragazzi coinvolti nelle varie selezioni (provinciali, regionali ed eventualmente nazionali). L’auspicio è quello di trovare sempre più persone valide a livello fisico e tecnico. Ma spesso questo non basta. Saper interiorizzare sani valori come impegno, dedizione, sacrificio edapplicazione, necessari per arrivare al meglio di loro stessi, sarà necessariamente un importante metro di valutazione”.

Schiavi ricorda comunque che le selezioni regionali coinvolte nel PQT rappresentano soltanto la parte iniziale di un percorso di crescita che deve essere vissuto con la giusta mentalità e senza aspettative “fuorvianti”: “In Nazionale ci arriveranno in pochi, forse nessuno. Ci interessa, e molto, far capire che anche se non si arriva alla Nazionale Italiana, si può comunque con umiltà, sacrificio, passione e anche un certo indispensabile divertimento, progredire al meglio di noi stessi. Nel corso di questi anni di attività di allenatore – istruttore delle categorie giovanili mi sono sempre chiesto come fare per essere migliore, come fare per sbagliare meno in ambito tecnico e educativo con i ragazzi che avevo in palestra. Vorrei che questa voglia di migliorarsi a prescindere dal traguardo finale possa essere percepita e fatta propria dai ragazzi che frequenteranno le nostre attività territoriali e le nostre selezioni”.

Infine Schiavi lancia un appello a tutti gli operatori dei vivai lombardi per rendere ancor più valido e competitivo il movimento giovanile regionale: “Abbiamo un territorio vasto e una popolazione di 10 milioni di abitanti, pari se non superiore a tante nazioni che nel basket di vertice assoluto ci mettono sempre dietro. Penso a Serbia (10 milioni), Croazia (5), Slovenia (2), Bulgaria (8), Lituania (4). Provare a migliorare la nostra èlite è una scommessa che vorrei provare a vincere insieme alle tante società e ai tanti allenatori che cercano di operare al meglio per l’attività giovanile in Lombardia. Nella mia carriera a Varese e a Bergamo ho sempre cercato di ottenere il meglio possibile per le realtà dove ho allenato. I risultati non sono tutto ma spesso mi hanno aiutato a far migliorare le persone. Spero proprio di riuscire nell’impresa anche come RTT della Lombardia”.

Articolo tratto dal sito del CRL QUI

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