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venerdì 25 gennaio 2008

IL PRESIDENTE ANDREINI A TUTTO CAMPO

"SIAMO PRONTI PER IL PROSSIMO FUTURO"


Ecco il Presidente Andreini in una intervista per bluorobica.com a tutto campo sul presente e sul futuro della Società Blu.

In questo momento della stagione si cominciano a intravedere i primi frutti del lavoro svolto e si iniziano a tracciare le linee guida per il futuro; come si sta muovendo Comark?
La fisionomia della stagione è ormai tracciata, quattro squadre su cinque solidamente piazzate ai vertici regionali e una ancora in fase di assemblaggio; risultati soddisfacenti ma bisogna provare a fare meglio. Ci sono diverse strade per migliorare, e Bluorobica sta seguendo quella della programmazione per fasi, considerando sia una crescita per linee esterne (reclutamento) che per linee interne (miglioramento dei gruppi e degli istruttori)

Quali sono le doti principali da attribuire a Bluorobica e quali sono gli aspetti da migliorare?
La continuità nel miglioramento è ormai un dato di fatto ed è data dalla qualità degli istruttori e della struttura e contribuisce alla crescita di Bluorobica ancor più del reclutamento.
In sostanza ritengo che le squadre migliorino maggiormente per il lavoro che svolgono settimanalmente che per l’innesto di nuovi atleti. Il reclutamento è invece fondamentale per mantenere un livello agonistico pari a quello delle concorrenti ma in termini assoluti gli atleti migliorano comunque.
In futuro tanti atleti usciranno da Bluorobica adeguatamente preparati e già oggi la società ha una quindicina di atleti in prestito a società dalla B1 alla D; mi domando però quale sarà il panorama circostante nei prossimi anni.
Dalla fine degli anni ‘80 alla fine degli anni ’90 Treviglio aveva contribuito alla crescita di numerose società della provincia che hanno vissuto in quegli anni i massimi fasti grazie ad atleti in uscita da quella società ; Bluorobica vorrebbe riuscire a fare altrettanto ma per fare questo la vetrina della prima squadra è fondamentale.

Come vede il rapporto futuro con la prima squadra e in cosa può contribuire Bluorobica al conseguimento di risultati importanti?
Blu Basket sta attraversando un momento complicato, nel quale è difficile individuare con certezza le soluzioni migliori per raggiungere i risultati annunciati. Sicuramente una parte dei caposaldi sui quali era stata fondata la stagione hanno vacillato o sono caduti; di certo non è in discussione il futuro di una società che sta operando in maniera saggia ed oculata anche a rischio di essere tacciata di immobilismo. Ormai il mondo dei professionisti, perchè tali sono ormai gli atleti della B d’Eccellenza, ha sempre più logiche di tipo economico e sempre meno di carattere “romantico”; la società assomiglia sempre di più a un’azienda e sempre meno ad una famiglia; bisogna prendere atto di questo cambiamento.
Se Bluorobica riuscirà a preparare atleti di livello adeguato alla prima squadra, e i segnali in questo senso sono confortanti, probabilmente contribuirà anche ad accendere l’ambiente dal punto di vista emotivo. I futuri atleti li abbiamo cresciuti fin da quando erano dei bimbi e vederli un giorno in campo ci darà delle emozioni diverse; probabilmente maggiori di quelle che danno oggi alcuni atleti che vestono una divisa diversa ogni anno.
Sicuramente è difficile ipotizzare un salto di categoria con una squadra di giovani ma lo è forse meno pensare che poi la strada potrebbe essere in discesa.
Bluorobica è espressione di tutta la provincia e un altro degli obiettivi è quello di avvicinare al basket di vertice il maggior numero possibile di appassionati; questo il motivo per il quale la società è “itinerante” e intrattiene rapporti stabili con tantissime società minori.

Quali sono secondo Bluorobica i principali valori da trasferire agli atleti?
Si è partiti anni fa dalla massima valorizzazione della vittoria come coronamento del lavoro in palestra, come dimostrazione che i limiti sono posti per essere raggiunti e superati.
Oggi abbiamo vinto tanto e la nuova mentalità è stata assimilata e bisogna cominciare a preparare gli atleti anche alla sconfitta sportiva per fare in modo che ciò non cancelli una mentalità vincente così faticosamente costruita.
L’accettazione della sconfitta è un problema per tutto il nostro sport in generale e la tendenza è sempre quella di trovare un colpevole invece che accettare che in un determinato momento e per svariati motivi il nostro avversario si è dimostrato superiore.
La sconfitta è semplicemente un nuovo punto di partenza; non è la fine di qualcosa.
In questi anni i ragazzi stanno vivendo emozioni intense e soddisfazioni enormi, stanno diventando solide le passioni e il senso dell’impegno. Se in futuro sapranno trasferirle su chi verrà dopo di loro avremo generazioni di atleti diverse.

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